Nicole Farhi è stata messa in amministrazione controllata.

Si tratta della quinta griffe nel giro di appena due settimane a dover affrontare un simile destino, dopo Dwell, Internacionale, ModelZone e Ark. Poiché possiede sei negozi, 10 stand e un grande magazzino di vendita all'ingrosso, circa 120 dipendenti della maison rischiano attualmente di perdere il posto di lavoro.

Peter Saville di Zolfo Copper, che dirigerà la manovra di amministrazione controllata, ha spiegato la situazione economica dell'azienda.

«Nicole Farhi è un brand potente e di grande importanza. Sfortunatamente, come è accaduto ad altri marchi, la caduta della domanda d'acquisto abbinata all'aumento dei costi di gestione ne ha determinato il crollo finanziario», ha dichiarato in un comunicato ufficiale.

«Attualmente siamo in trattativa con diverse parti interessate a rilevare il brand».

Saville ha inoltre annoverato tra le cause della crisi l'aumento vertiginoso di rivenditori al dettaglio con prezzi molto competitivi.

Nicole Farhi è nata nel 1982 dal gruppo French Connection, che nel 2010 l'ha ceduta per circa 6 milioni di euro.

Da quel momento la società ha avuto due proprietari differenti. Il suo bilancio ha cominciato ad incrinarsi negli ultimi due anni, registrando nel 2011 una perdita di 2,8 milioni di euro.

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