Leona Lewis usa make-up «cruelty-free».

La star è anche ambasciatrice del marchio di cosmetici The Body Shop, che non conduce esperimenti crudeli né utilizza ingredienti di derivazione animale nei propri prodotti.

«Ho appena scoperto che spesso il pigmento rosso usato nei cosmetici deriva dagli scarabei, e l'effetto luccicante di certi fard viene dato dalle squame di pesce», ha raccontato all'edizione inglese della rivista Cosmopolitan.

«Amo i prodotti del Body Shop per questo motivo; non devo preoccuparmi di quali ingredienti ci siano nel mio rossetto o nel mio ombretto. Non sarei in grado di uccidere nemmeno un ragno o una mosca. In questo senso sono molto buddista».

Anche sul lavoro la cantante controlla sempre personalmente l'origine dei prodotti che le vengono applicati sul viso.

«Sono molto severa a questo proposito», ha spiegato.

«I miei truccatori non usano pennelli fatti di vero pelo, e non acquistiamo mai prodotti provenienti da parti del mondo che consentono la sperimentazione sugli animali. Ci sono dei siti che riportano un sacco di informazioni sulle aziende “non crudeli”».

Nell'Unione Europea è da poco stata approvata una legge che vieta alle ditte di cosmetici di testare i propri prodotti sugli animali. La 28enne è felice dei risultati ottenuti grazie alle richieste degli animalisti, ma non smetterà di battersi per i diritti degli animali fino a quando la stessa legge non verrà estesa a livello mondiale.

«È importante che gli esseri umani mostrino compassione. Dicono che sia possibile giudicare una società in base a come tratta gli animali, e penso che questo sia vero».

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