Russell Brand ha ammesso apertamente di aver lottato contro l’abuso di sostanze da giovane.

Durante il programma della BBC Question Time il comico è intervenuto sui problemi del suo paese d’origine, la Gran Bretagna, nell’affrontare la lotta alla droga.

«Non credo che le leggi stiano funzionando perché la gente continua a drogarsi come prima», ha dichiarato.

«Ci si droga per ragioni sociali, psicologiche ed emotive», ha aggiunto.

«Per me il punto non sono le leggi, ma come si tratta la gente con problemi di dipendenza, bisogna essere empatici e comprensivi».

«Da ex dipendente quale sono, quando mi drogavo non mi interessava affatto che le droghe fossero illegali».

Per Brand mettere in galera chi fa abuso di stupefacenti è un modo inefficace per gestire il problema: è infatti convinto che la gente si droghi per mascherare un profondo disagio interiore.

«Se ho bisogno di droghe perché sto soffrendo nell’anima, mi drogo e basta. So che questa cosa è vera per tutti quelli che lo fanno in qualunque punto del nostro paese».

«Criminalizzare e mettere da parte queste persone vuol dire lasciare il settore nelle mani dei criminali e mettersi i bastoni tra le ruote».

«È un modo sbagliato di gestire la situazione. Dobbiamo avere compassione di queste persone, solo così avremo una possibilità di raggiungere una soluzione», ha concluso.

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