Miranda Kerr non è solo bellissima, ma è anche un'imprenditrice di talento. La 30enne ha ottenuto un grande seguito con la sua linea di cosmetici KORA e con altri progetti commerciali nel campo del benessere e della nutrizione.

Tanto successo le ha però creato alcuni problemi, soprattutto nelle relazioni sentimentali.

«Il mio più grande errore è stato credere di poter fare tutto da sola, che non mi serviva un uomo accanto», ha rivelato la star a The Edit.

«Senz'altro mi sbagliavo. Le donne generalmente amano sentirsi apprezzate e amate. Ed è qualcosa per cui io invece devo sforzarmi ogni giorno, credetemi!».

Anche in seguito al suo matrimonio con Orlando Bloom, avvenuto nel 2010, la Kerr ha continuato a lavorare senza tregua. È apparsa su diverse copertine ed è stata testimonial di molte campagne pubblicitarie.

«Penso che sia importante per una donna non credere di dover essere o fare tutto», ha spiegato.

«Nella mia carriera sono molto dominante, quindi quando torno a casa cerco di rilassarmi ed entrare nella mia dimensione più femminile. Se sei una femmina alfa non lasci abbastanza spazio al partner per sentirsi l'uomo della coppia. Forse sono troppo tradizionalista, ma per gli uomini è importante che una donna chieda loro aiuto, invece di pensare di poter fare da sola ogni cosa».

Nonostante si definisca una persona tranquilla e pacifica, la Kerr ha ammesso che i paparazzi riescono davvero a turbare la sua quiete.

«Cerco sempre di dire a me stessa: “Ok, stanno solo facendo il loro lavoro”, ma poi si arriva al punto in cui porto mio figlio al parco e i paparazzi iniziano a spintonare le persone – il che non disturba solo me, ma anche tutti quelli che mi stanno intorno», ha spiegato.

«Mi chiedo come posso vivere serenamente se non riesco nemmeno ad andare al parco con mio figlio. Qualcosa deve cambiare».

Recentemente la mannequin e il marito hanno subìto un furto da parte della gang “Bling Ring” (che è anche il soggetto del nuovo film di Sofia Coppola), per cui hanno deciso di lasciare Los Angeles e trasferirsi a New York.

«La cosa buffa è che io non sono affatto attaccata agli oggetti. Tanto vanno e vengono. Avrebbe potuto andare peggio, questo è quello che mi dico sempre. Nessuno si è fatto male».

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