Amy Adams, tra i protagonisti di «L’uomo d’acciaio», è stata educata con solidi principi religiosi.

Anche se sul grande schermo porta personaggi di varia moralità, i suoi standard etici personali restano molto elevati.

«Sono cresciuta in una famiglia di mormoni e questo ha avuto una forte influenza sui miei valori. Sento sempre il peso di una bugia», ha spiegato sul Sun.

«Sono molto dura con me stessa. Non riesco a comportarmi male e a non sentirmi male per questo».

«Anche quando esco con gli amici ed esagero un po’ tra bar e club, il giorno dopo provo un senso di colpa per essermi divertita troppo».

La star è una persona dalla mente aperta che apprezza quello che la religione può offrire alle persone. Anche se non segue più i dettami mormoni ha imparato tanto da essi.

«La religione può essere una cosa molto positiva per la vita delle persone», ha riflettuto.

«Ti offre grande supporto, se la abbracci».

«Ciò che mi resta di quel tipo di insegnamento è che puoi dare gioia alle persone intorno a te portando positività e speranza».

Anche se è stata cresciuta con un’educazione molto rigida l’attrice ha potuto avere accesso a film come «E.T.» o «Un lupo mannaro americano a Londra», anche se suo padre non era molto contento di quel tipo di intrattenimento.

«Ho visto film molto particolari da piccola, cosa strana perché eravamo mormoni. Quando uscirono le videocassette ne prendemmo una e mio padre trovò il modo di cancellare le scene di nudo dal film, ma lasciò quelle di una decapitazione», ha spiegato ridendo su Interview magazine.

«Ora che ci penso era come se dicesse: “Non abbiamo il permesso di vedere due persone che si fanno nella doccia, ma non c’è alcun problema a guardare un tipo senza testa”. Ecco, vi ho reso l’idea».

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