Eva Mendes, 39 anni, crede ciecamente nell’interpretazione dei sogni, cui si affida quando deve risolvere qualche problema.

«I miei sogni di solito sono molto intensi, specialmente se sto attraversando un momento delicato della mia esistenza e non so come uscirne», ha rivelato a German Zeit Online.

«Quando mi trovo in una situazione simile mi pongo delle domande prima di addormentarmi. Cerco di farle penetrare nel profondo della mia coscienza, e molto spesso mi sveglio con la risposta. O almeno con il ricordo di un sogno che racchiude una possibile soluzione. Ovviamente le soluzioni non sono mai semplici, non ottengo un “si” o un “no”», ha continuato.

«Ma mi aiutano a fare chiarezza dentro di me e a comprendere meglio i miei desideri, bisogni e paure. Credo fermamente che ognuno di noi possa trovare le risposte più importanti dentro di sé. I miei sogni mi permettono di fare esattamente questo».

La Mendez preferisce però che i dettagli delle sue visioni oniriche rimangano privati.

«Sono cose molto personali. In un certo senso sono un'estensione della mia coscienza», ha spiegato.

«Non sono una a cui piace raccontare proprio tutto di sé. I miei sogni sono il mio tesoro segreto. In generale penso che troppa interpretazione possa distruggerli, ci ho provato qualche volta ma mi sono accorta che perdono di significato nel momento in cui racconto troppi dettagli. Se cerco di articolarli con le parole, il loro potere può dissolversi. Preferisco quindi che mi portino ad agire istintivamente, senza analizzarli troppo».

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