Lea T sarà per sempre grata a Riccardo Tisci per aver promosso la sua carriera di modella, iniziata con grandi difficoltà a causa della sua transessualità.

«Il giorno in cui gli ho detto: “Ricky, io sono così!”, lui mi ha risposto: “Sì Lea lo so, non preoccuparti, andremo avanti insieme...”. In Italia se sei transessuale devi lavorare nel mondo della prostituzione perché non ti accettano da nessun altro posto», ha spiegato la modella style.com.

«L'ho chiamato e gli ho parlato del mio problema chiedendogli: “Chi mi darà mai un lavoro qui?”... Lui mi ha chiamato dopo cinque giorni dalla mia telefonata e mi ha detto: “Lea, lo so che questo non potrà risolvere tutti i tuoi problemi ma almeno avrai un po' di soldi per te. Vorrei che sfilassi per la mia nuova campagna...”. Ha fatto tutto questo per aiutarmi, non perchè io sia particolarmente bella o brava. Gli sarò per sempre grata».

Lea T ha inoltre rivelato di aver indossato prima di chiunque altro alcune nuove creazioni dello stilista che l'ha spesso utilizzata come «mannequin».

«Ha sempre provato le sue ultime creazioni su di me. Mi ricordo anche a Givenchy, aveva già un ragazzo che gli fa da modello... Ma io ero diventata la sua assistente personale!», ha raccontato divertita.

«Ad un certo punto poi faceva andare via tutti dallo studio e mi diceva: “Dai Lea ora provali tu! Voglio vedere le mie nuove creazioni addosso a te!”».

La modella ha inoltre rivelato che talvolta Tisci era preoccupato per la sua stessa carriera di stilista e cercava in lei conforto e rassicurazioni. La modella ha sempre cercato di stargli vicina in questi momenti, ripetendogli che lui «è il numero uno».

Lo stilista sarà premiato stasera ai CFDA Awards con il riconoscimento International Design.

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