Robert Redford non smetterà di recitare. Per dimostrarlo il 76enne ha appena firmato un ingaggio per il nuovo film di Capitan America.

La leggendaria icona di Hollywood ha dispensato consigli ai colleghi che vorrebbero seguire le sue tracce.

«Penso che il successo abbia un lato oscuro. Se si ha avuto successo in qualcosa bisogna stare attenti a non cercare di duplicarlo, ma usarlo invece per lanciarsi in una nuova direzione», ha spiegato a The Mayfair Magazine.

«Mi piace che i film facciano pensare. Alcuni film però non sono fatti per pensare. Sono come mangiare zucchero filato – è fantastico e poi finisce lì, ma era tutto ciò che volevi».

Redford aveva interpretato Jay Gatsby nel film originale del 1974 «Il Grande Gatsby», di cui è appena uscita nelle sale una popolare nuova versione. Per l'attore il fatto di aver passato il testimone a Leonardo Di Caprio – protagonista del remake – è un atto di rinuncia al proprio status in favore delle nuove generazioni. Paradossalmente il divo si sente più realizzato adesso di quanto non fosse all'epoca.

«Ora ho la libertà di sperimentare, e ne sono felice. Una volta non era così. Quando ho fatto il mio ingresso nello show business sono stato subito classificato, per il mio aspetto, per i capelli biondi. Io volevo urlare: “Sono un attore” ma era impossibile farsi sentire. Molti mi vedevano solo come un'immagine, o un marchio. Mi sentivo in gabbia. Ma Hollywood è così. Ora fortunatamente ho superato quella fase, adesso è diverso».

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