Domani Vera Wang farà un intervento «filosofico ma realistico» di fronte agli studenti del Sarah Lawrence College, dove si è laureata nel 1971 in storia dell’arte e del teatro. La fashion star ha ammesso di sentirsi un po’ intimorita per l’appuntamento, visti gli illustri personaggi che l’hanno preceduta.

«Il sindaco di Chicago Rham Emanuel, l’attrice Jessica Lange, la giornalista Arianna Huffington… quando ho letto questi nomi, tralasciando il fatto che ho davvero frequentato la Sarah Lawrence, ho pensato: “Che ci faccio qui?”. Il mio discorso è molto filosofico, ma comunque anche realistico», ha spiegato su WWD.

Le parole della stilista si concentreranno sul potere della reinvenzione.

Essere capaci di adattarsi a circostanze in cambiamento è a suo avviso il segreto della riuscita nel mondo moderno, «anche se sei una mamma a tempo pieno».

«Il mondo è un posto in costante trasformazione. Se non hai abbastanza flessibilità, resti fregato», ha affermato.

«Parlerò anche dell’accettazione della diversità. Tutti sono differenti, che si tratti di appartenenza etnica, educazione o di qualsiasi altra cosa. Senza diversità la realtà sarebbe davvero limitante. Persone diverse danno contributi diversi a ogni situazione».

La 63enne, che la prossima settimana riceverà il Geoffrey Beene Lifetime Achievement Award dal CFDA, ha poi avvisato di non voler essere giudicata in base al suo look, in quella circostanza.

«Indosserò un abito e una cappa, non sarà un momento “fashion”», ha concluso divertita.

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