J.W. Anderson ha realizzato una capsule collection per Versus, presentata in anteprima lunedì sera presso la boutique newyorkese della griffe sulla Fifth Avenue.

Inizialmente Donatella Versace non era per nulla convinta dell’ingaggio del creativo, noto per la sua estetica classico-sportiva.

«Ho pensato: “Non fa per me”», ha rivelato su WWD.

«Poi sono tornata indietro e ho detto: “Aspetta un attimo, questo ragazzo ha qualcosa di speciale”. Ha un grandissimo talento. È geniale», ha aggiunto.

«Non ha paura di osare, di provocare. Non ha nemmeno paura di sbagliare. È molto simile a mio fratello».

La stilista ha preso il controllo della casa di moda dopo la morte di Gianni Versace, fondatore della griffe.

La 58enne è fiera delle sue collezioni che a suo avviso esprimono «la pura energia della musica e del rock and roll».

«È per questo motivo che all’inizio sfilavo a New York, perché è una città in cui puoi sentire l’energia, il dinamismo, la creatività ovunque, non solo nella moda, ma nella musica, nei film, nell’arte, in tutto», ha spiegato.

«Originariamente ero davvero rivoluzionaria in quanto prima italiana ad andare in passerella a New York. Poi perché stavo con il fotografo Bruce Weber. C’era un modo di sentire davvero speciale. Guardavamo sempre a nuove cose, alla modella del futuro, a una nuova emozione, a un atteggiamento che poi divenne normale ma che all’epoca non lo era affatto».

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