Isaac Mizrahi ha raccontato i suoi inizi nella fashion industry, spesso segnati da momenti molto duri.

Da giovane il creativo era decisamente sovrappeso, ma in adolescenza perse gran parte dei chili in eccesso. Tuttavia, quando iniziò a lavorare, il suo corpo diede segni di sofferenza.

«Credo di aver avuto una sorta di disordine, perché guardando le foto di quando avevo 20 anni mi rendo contro che ero magrissimo e invece pensavo di essere l’uomo più grasso del mondo», ha ammesso sull’HuffPost Live.

«Di solito ci scherzavo sopra. Dicevo: “Beh, lavoro da Calvin Klein, se non sei magro nessuno ti ascolta”».

Mizrahi pensa che quello della linea sia un problema endemico nella moda. Per quanto ami il suo lavoro e abbia una passione viscerale per lo stile, teme gli effetti che le modelle ultra magre possono avere su chi le vede in passerella o fotografate nei servizi fashion.

Il designer è il primo ad ammettere di aver avallato lui stesso la questione per diversi anni, ma ora è fiero di schierarsi a favore di silhouette “normali”.

«Questo settore è grandioso e molto attento all’immagine. Io adoravo le modelle magre, poi d’improvviso, 15 anni fa, ho capito che c’era qualcosa di sbagliato», ha spiegato.

«Più stavo a dieta e più peso perdevo, più mi sentivo grasso. Ho pensato: aspetta un secondo, fai un passo indietro… Così, circa 10 anni fa, il mio peso è diventato normale», ha concluso.

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