Per Riccardo Tisci nella vita parlano i fatti concreti.

«Non mi interessa se qualcuno ha successo – ha detto alla rivista Grazia – quello che mi interessa è l'energia delle persone, il modo in cui parlano, in cui sostengono le proprie opinioni».

L'ultima collezione di Givenchy ha visto la partecipazione di modelle di colore e della mannequin transessuale Lea T.

«Possiamo far sentire la nostra voce nel piccolo mondo della moda», ha spiegato lo stilista.

«Quindi perché non mandare un messaggio? Non importa se una persona è grassa o magra, bianca o nera. Viviamo nel ventunesimo secolo e sembra che tutto ruoti intorno agli occhi azzurri o ai capelli biondi. Anche a me piacciono, ma conta più l'essere umano nella sua sostanza, ciò che una persona ha dentro. Mi attrae di più».

Lea T. fa parte della cerchia degli amici stretti del designer ed è anche una sua ex assistente. La modella brasiliana è persino apparsa nella campagna stampa di Givenchy della stagione autunno/inverno 2010.

Tisci è entusiasta del suo successo nella moda, e vorrebbe che la società accettasse tutti gli individui, indipendentemente dal loro aspetto.

«Lea è fortunata. Viene da una famiglia benestante, ma ci sono molti altri come lei. Perché i transessuali devono diventare oggetto di abuso?».

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