Col tempo Vivienne Westwood ha sviluppato un concetto elaborato di moda punk.

La stilista è in scena con alcune delle sue iconiche creazioni alla mostra del Metropolitan Museum intitolata PUNK: Chaos to Couture.

Da sempre riconosciuta come regina della moda rock anni Settanta, la Westwood si è presentata ieri al Met Gala con un abito drappeggiato appuntato da spilli, in perfetta sintonia col tema del momento e ha spiegato la sua visione del punk.

«In tutti i questi anni per me è stato sinonimo di giustizia sociale e lotta per avere un mondo migliore», ha spiegato.

«Oggi invece vesto punk con intenti diversi e sperimentando diverse soluzioni stilistiche».

Anche Riccardo Tisci ha partecipato all’appuntamento presentandosi a braccetto con l'attrice Rooney Mara.

Il direttore creativo di Givenchy, ideatore dell'abito floreale indossato da Kim Kardashian alla serata, ha spesso indugiato sullo stile punk.

«La mia vita è stata molto punk. Ho sempre dovuto lottare perché i miei diritti fossero riconosciuti. Provengo da un paese fortemente cattolico. Io stesso sono profondamente religioso e credo in Dio, ma sono cresciuto in una famiglia che non aveva né i mezzi culturali né economici per sostenermi così ho dovuto lottare per il riconoscimento delle pari opportunità».

«Il mio stile personale in realtà era più gotico che punk. Ora ho 38 anni, sono nato nel 1974, per cui era già sorpassata l'era del punk vero e proprio».

All'evento di ieri sera si sono distinte per l'eleganza e la scelta dell'abito Gisele Bündchen, fasciata in un tubino corto nero e dorato di Anthony Vaccarello, Heidi Klum raggiante in un eccentrico vestito Marchesa e Rosie Huntington-Whiteley, divina in un abito firmato Gothic Gucci.

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