Reese Witherspoon è filmata mentre discute con un agente di polizia e viene ammanettata: il video, appena reso noto, si riferisce all’arresto per molestie della star ad Atlanta, in Georgia, avvenuto il mese scorso.

L’attrice ha perso le staffe quando suo marito Jim Toth è stato fermato dalla polizia per guida in stato di ebrezza, ha iniziato a litigare con un poliziotto e si è rifiutata di scendere dalla macchina nonostante le fosse stato richiesto. Il filmato di 90 secondi, ora su Internet, mostra l’esatto momento in cui viene messa in manette.

«Sono una cittadina americana. Ho il diritto di stare sul suolo americano», protesta.

«Fareste meglio a non arrestarmi. Sa come mi chiamo?».

Quando l’agente le risponde di no, continua: «Lo scoprirà presto, il mio nome!».

Il poliziotto continua a ripeterle la sua richiesta di non intromettersi nell’arresto del marito, spiegandole la situazione in termini legali, ma lei imperterrita: «Sto ostacolando la vostra giustizia?».

Proprio ieri l’attrice ha chiesto il patteggiamento per l’accusa di «impedimento fisico» ed è stata costretta a pagare una multa di 161 euro.

Toth si è invece dichiarato colpevole dell’accusa di guida in stato di ebrezza e dovrà prestare 40 ore di servizio alla comunità oltre a seguire un corso di educazione agli alcolici. Sarà inoltre messo in libertà vigilata per 12 mesi.

Alcune ore prima dell’udienza la Whiterspoon ha concesso la sua prima intervista dall’incidente a Good Morning America, dove ha ammesso di aver detto «cose folli» sotto effetto dell’alcol e di non aver mostrato rispetto verso l’autorità.

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