Robbie Williams è convinto che negli ultimi tempi si sia persa quella sana componente di ribellione che ha sempre caratterizzato l'atto creativo musicale.

«Non c’è più quello stesso spirito da allora. Una volta si andava dal punk, al new romantic al rave… oggi non c’è niente. Prima c’era qualcosa contro cui ribellarsi, eppure credo che al giorno d’oggi ci sia un sacco di ribellione in giro, soprattutto visto quello che sta succedendo nel mondo, il modo in cui la gente viene trattata dai governi e dalla recessione», ha spiegato Williams al giornale inglese The Sun.

Il divo è sorpreso che in un difficile periodo storico come il nostro ci siano pochi atti di protesta o manifestazione, ma non riversa la responsabilità all'esterno, chiamando in causa in primis la sua stessa persona.

«Sarebbe il momento per avere delle voci di protesta, ma anche io non sto facendo nulla. Dalla mia villa di Los Angeles, che posso sapere? Mi sembra solo che ci sia una grande apatia».

Attualmente la popstar è alle prese con il suo secondo album di swing: nel nuovo progetto rivisiterà classici degli anni Cinquanta e Sessanta e duetterà con colleghi illustri del calibro di Michael Bublé.

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