Justin Bieber è di recente finito al centro di una serie di scandali: accusato di aver sputato in faccia al suo vicino di casa, aspramente criticato per aver portato in tour la sua scimmietta (poi fermata al confine tedesco e messa in quarantena) e fotografato mentre fumava un presunto spinello.

Il 19enne ha commesso la sua ultima gaffe proprio lo scorso weekend visitando la casa-museo di Anna Frank ad Amsterdam e scrivendo sul libro delle visite: «Magari fosse diventata una mia fan!».

Bublé si sente di solidarizzare con la popstar canadese e pensa che in fin dei conti stia reagendo bene all’ondata di critiche.

«Per tutto quello che sta attraversando il suo comportamento è notevole», ha affermato il cantante sul Daily Star.

«Sta affrontando la situazione con dignità. Ammiro il modo in cui si sta comportando. Dovrebbero dargli una medaglia per aver fumato uno spinello, perché questo lo rende umano. È solo un ragazzo».

Bublé pensa che se fosse stato nei panni del collega, a 19 anni, non avrebbe reagito così educatamente ed è contento di aver raggiunto il successo quando era già adulto.

«Per fortuna sono diventato famoso a quasi 30 anni», ha spiegato.

«Ero già diventato l’uomo che sono. Se mi fosse successo a 17 anni sarebbe stato un casino».

Bublé ha pubblicato il suo nuovo album, «To Be Loved», questa settimana ed è convinto di aver dato vita alla sua opera più autentica.

«So esattamente chi sono e come dev’essere ciò che canto», ha spiegato.

«Non sono mai stato così coinvolto, credo sia il mio primo vero album. Mi sentirete per ciò che sono davvero».

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