Secondo Roberto Cavalli la moda sta cambiando in peggio.

Il designer italiano ravvisa una forte crisi della creatività nell'industria del fashion attuale.

«Oggi la moda è industriale, è un fatto di quantità, di produzione di 1000 capi. A volte mi chiedo: “Ma nel 2050 all'università Central Saint Martins cosa insegneranno?”. Le uniche due persone davvero talentuose della nostra generazione sono Alexander McQueen e Gianni Versace».

Cavalli è celebre per le sue stampe colorate ed esotiche e per i suoi modelli eccentrici che rispecchiano il suo lato più stravagante e bizzarro.

«Come designer non puoi essere troppo realista nelle tue creazioni altrimenti non riesci ad ispirare nessuno. Devi fare sognare le persone. Per loro ogni sera io mi scateno in discoteca, ogni sera bevo lo champagne migliore. Secondo loro non mi annoio mai, e a me va bene così!», ha rivelato.

Sebbene Roberto sia conscio del fatto che crearsi un personaggio fa parte del suo lavoro, talvolta detesta avere un alter ego tanto falsato rispetto alla realtà delle cose.

«Il problema è che per riflesso la qualità della mia vita peggiora perché non so se alcune persone mi sono davvero amiche o sono affascinate dall'idea di uscire con Roberto Cavalli».

«Gli unici che mi vogliono davvero bene sono quelli che mi porto dietro fin dall'infanzia. Gli altri sono tutti falsi e i sorrisi impostati sono contagiosi. Anzi sono pericolosi, davvero».

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