Thakoon Panichgul è orgoglioso che il suo brand venga associato alla politica.

Il designer è diventato il paladino del partito democratico americano dopo che la First Lady Michelle Obama ha scelto di indossare alcune sue creazioni in svariate occasioni ufficiali. Panichgul ne è profondamente grato poiché desidera che la sua produzione rifletta i suoi valori.

«Sì», ha risposto lo stilista alla rivista inglese InStyle alla domanda se la sua azienda avesse subito toccato con mano l'effetto di una simile transizione.

«E da allora è cambiato tutto perchè siamo riusciti a raggiungere una clientela più vasta e selezionata. È bello potersi confrontare con donne coinvolte nella politica. Penso di aver fatto un grande passo in avanti perchè oggi ho una voce in capitolo, la mia moda viene presa più seriamente, ma rimane comunque glam».

Lo stilista da giovane ha studiato economia prima di interessarsi per un po' di tempo al giornalismo. Solo più tardi ha capito di avere una passione per la moda. In realtà ha sempre saputo di avere un debole per lo stile perchè fin da piccolo amava i vestiti.

«Già all'età di 7-8 anni ricordo che osservavo come si vestivano le persone attorno a me», ha spiegato.

«Mia madre era molto elegante e sfoggiava sempre il profumo Chanel No.5. Quando ci siamo trasferiti in America ho cominciato a leggere moltissime riviste di moda e sono rimasto incantato da quel mondo. Avevo un'anima molto artistica: adoravo già fotografi come Richard Avedon e Bruce Weber».

Ma è solo da quando ha iniziato a lavorare come giornalista che Panichgul ha capito qual era la sua vera passione. Dopo aver intervistato alcuni stilisti si è reso perfettamente conto che aveva bisogno di esprimere la propria creatività.

«Ho continuato a fare il giornalista finchè ho potuto. Quando ho intervistato dei designer ho capito che volevo fare il loro stesso lavoro. Ero terrorizzato all'idea di compiere un simile salto ma ho tastato prima le acque parlando con alcuni amici del settore che mi hanno incoraggiato ad intraprendere quella strada».

«E da allora mi sono solo concentrato sul percorso da fare».

© Cover Media