Per colpa di uno scatto scadente, magari rubato in circostanze imbarazzanti, un’attrice rischia di rimetterci il ruolo in un film.

L’accusa è di Rosario Dawson, indispettita dall’enfasi eccessiva che Hollywood pone sul look femminile.

La star ha spiegato di aver assistito a meeting in cui i produttori passano in rassegna le immagini delle attrici sui siti in apparente ricerca di “ispirazione”. Ma a suo avviso se nelle fotografie “rubate” l’attrice in questione non è venuta bene, potrebbe perdere l’occasione di essere ingaggiata per una parte.

«Ho sentito da un amico di un’attrice che è davvero una tra le più belle del pianeta: ha quasi perso un lavoro importante perché improvvisamente il boss della casa di produzione ha notato che era venuta male in una paparazzata e si è inalberato», ha spiegato su Stylist magazine.

«Riesci a crederci a stento, perché è una cosa davvero folle. Peraltro in quel ruolo è poi stata bravissima».

La Dawson è rimasta attonita quando è venuta a conoscenza di questa pratica diffusa, che ancora la preoccupa. Non si capacita di come una fotografia possa mettere a repentaglio il suo lavoro e la serietà con cui si cala nei personaggi.

Per parecchi anni la 33enne si è presentata alle audizioni il più coperta possibile perché non voleva ottenere un ruolo solo per il suo corpo.

«Quella era una reazione a ciò che vedevo, ma devo dire che la realtà non è cambiata molto. Il mio approccio invece adesso è un po’ diverso», ha aggiunto.

«Mi sento male per le giovani colleghe che si presentano ai provini. Credo che oggi ti squadrino molto di più di quanto facessero con me. Sono felice che la gente adesso ne parli e cerchi di far emergere questa situazione, perché credo sia profondamente sbagliata e che dovrebbe cambiare».

All’inizio del mese Beyoncé Knowles è finita sui giornali per una frase in cui dichiarava di sentirsi a disagio quando veniva definita una femminista. Un punto di vista che la Dawson comprende, per quanto a suo avviso combattere per i diritti delle donne dovrebbe essere sempre in cima alle proprie priorità.

«Le stesse donne hanno una sorta di timore nell’attaccarsi al femminismo, perché hanno paura di quello che potrebbe significare per loro», ha spiegato.

«Ma il femminismo di oggi non è quello del passato. Non è nemmeno femminismo, è solo realtà. Parla del modo in cui ci trattiamo tra di noi e di ciò che abbiamo conquistato o dobbiamo ancora raggiungere», ha concluso.

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