Marc Jacobs può passare benissimo otto ore a discutere di «un elastico dell'orlo di una gonna» senza stancarsi minimamente.

Il designer è direttore creativo di Louis Vuitton e ha anche fondato un suo omonimo marchio. Di recente si è cimentato nel cinema interpretando un magnaccia di nome Harvey nel film «Disconnect», un'esperienza rivelatasi particolarmente intensa e difficile.

«Sono abituato a tutti gli inconvenienti che si incontrano nel montare una sfilata di moda. Per esempio posso passare otto ore della mia vita a scegliere l'ampiezza di un elastico dell'orlo di una gonna», ha dichiarato lo stilista all'huffingtonpost.com.

«Ma non mi era mai capitato prima d'ora di rischiare il congelamento in un camerino e di recitare con attaccati al petto dei panni riscaldanti. Stavo praticamente impazzendo quando siamo andati avanti otto ore a girare la stessa scena. Così ho capito che ogni lavoro ha il suo lato negativo».

Jacobs è sempre impegnato in nuovi progetti ma si concede anche momenti di relax in cui stacca completamente la spina da tutti gli apparecchi digitali che oggi infestano la nostra vita, un tema trattato anche nel film «Disconnect».

«Non sono un tipo dipendente da cellulare o computer anche perché lavoro sempre con il mio team di lavoro».

«Il film tratta inoltre l'annoso problema dell'onestà dei sentimenti e delle parole nell'era digitale. Internet è il luogo per eccellenza in cui le persone, inconsapevolmente, manifestano i propri problemi mentali, un po' come se vedessimo una ragazza affetta da disturbi alimentari con in mano una mega barattolo di gelato Haagen-Daaz. Lo stesso succede a chi non è capace di comunicare e di entrare in contatto onestamente con gli altri».

In passato Jacobs ha sofferto di problemi di dipendenza alla droga ma dopo una lunga terapia ne è uscito completamente. Gli anni di cura l'hanno aiutato a diventare una persona migliore e a gestire al meglio le proprie sensazioni.

«Dopo molta terapia di gruppo e psicoterapia individuale ho imparato a esprimere in modo fluente e spontaneo emozioni come la paura e la rabbia».

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