In occasione di un’intervista al magazine Q, Paul McCartney ha vuotato il sacco sulle proprie emozioni riguardo alle performance delle canzoni dei Beatles durante i concerti: il fatto di conoscerle a menadito provoca in lui una grande distrazione durante le performance live.

«A volte mi ritrovo a pensare a cose strane mentre sono sul palco! È pazzesco, ma spesso è come se mi svegliassi all’improvviso nel bel mezzo di uno show pensando “Hey, concentrati, Paul! Hai un pubblico davanti!”», ha rivelato.

E mentre diversi altri cantanti degli anni Sessanta e Settanta riconoscono di essere stanchi di continuare a cantare gli stessi brani all’infinito, McCartney ammette di vivere tutto come una sorta di ritorno alla giovinezza, e di ritrovarsi spesso stupito di essere stato così talentuoso in giovane età.

«Adoro queste canzoni! Una delle cose fantastiche è che le reinvento ogni volta che le canto. Cantare Eleanor Rigby e pensare “'Keeping her face in a jar by the door” è un pensiero divertente. Ma alcune delle altre cose che mi passano per la mente in questi momenti non sono affari di nessuno».

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