Hopper Penn all’inizio della settimana ha aggredito verbalmente un fotografo afroamericano mentre stava entrando con il padre in un edificio di Los Angeles. Il 19enne è stato ripreso da una telecamera mentre rivolgeva insulti razzisti all’uomo e, più tardi, si è scusato per il proprio linguaggio sul sito TMZ.

In passato anche suo padre Sean Penn ha avuto problemi con i fotografi, tanto che gli fu ordinato di seguire un corso di controllo della rabbia dopo uno scatto d’ira con un esponente della categoria. Ciononostante non riesce a giustificare il figlio per ciò che ha fatto.

«Sean non è ovviamente estraneo agli scontri con la stampa, i paparazzi o fan troppo insistenti… Ma ciò che lo fa arrabbiare di Hopper è che rivolgendosi al fotografo con quelle parole orribili, totalmente inappropriate, è passato dalla parte del torto e tagliando fuori la responsabilità di queste persone nel rendere spesso impossibile la vita delle celebrity», ha rivelato un insider al Chicago Sun-Times.

Penn ha attraversato impassibile il gruppo di paparazzi appostati martedì scorso a Los Angeles e si aspettava che suo figlio facesse esattamente la stessa cosa: quando ha capito cosa era successo, è rimasto di stucco.

«Ora Hopper ha dovuto chiedere scusa, com’era dovuto, e l’attenzione di tutti è sul suo comportamento, non sul fatto che un tizio gli continuava a mettere l’obiettivo in faccia per scattargli delle foto», ha aggiunto l’insider.

«Sono stato avvicinato dal paparazzo e mi sono sentito come un animale sotto la minaccia di un attacco», ha affermato il ragazzo dopo l’incidente.

«Questo non giustifica ciò che ho fatto. Mi pento profondamente delle parole che ho scelto», ha concluso.

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