La madre di Michael Jackson, Katherine, ha portato in tribunale il promoter di concerti AEG Live con l’accusa di aver favorito la morte del re del pop esercitando su di lui una «grande pressione per il suo ritorno sulla scena musicale nel 2009, senza alcun riguardo nei confronti del suo fragile stato di salute».

La causa è partita dei tre figli del cantante, Prince, Paris e Blanket.

Per tutta la sua deposizione la 14enne ha mantenuto un’incredibile compostezza.

«Paris ha impressionato tutti gli avvocati con la sua professionalità e il suo contegno», ha riferito una fonte a Radar Online.

«Suo fratello maggiore Prince, la settimana prima, si era dimostrato in grande difficoltà durante la deposizione. Per questo motivo Katherine ha chiesto che la testimonianza di Paris si tenesse in tribunale, in modo che il giudice potesse intervenire nel caso non riuscisse più ad andare avanti. Fortunatamente però non è successo. Paris dovrà presentarsi per un altro giorno di interrogatori, ma non ha problemi con questo, è estremamente intelligente e saggia».

Secondo l’accusa i dirigenti di AEG Live «assunsero e supervisionarono l’operato del dottor Conrad Murray», condannato per l’omicidio involontario di Jackson, per il quale gli è stata comminata una pena di quattro anni da scontare presso il carcere di Los Angeles, dove è rinchiuso dal novembre 2011.

AEG ha respinto ogni accusa.

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