Cosa fa di un artista un mito? Quale strana alchimia lo rende tale? Quale giusta dose di genio, follia, coraggio, fortuna e - perché no - sfortuna trasforma un attore, un musicista, uno scrittore/poeta in una figura che supera lo spazio e lo rende immortale? Fortunatamente, la formula non è nota e il mito non può essere costruito a tavolino, però ogni tanto anche i geni più grandi hanno bisogno di essere riportati in vita, per farli conoscere alle nuove generazioni ma anche perché chi già li conosce si ricordi del motivo per cui li ha amati così tanto.

Proprio in questi giorni, con tempi che il caso vuole molto vicini l'uno dall'altro, tre grandissimi artisti vengono ricordati con altrettante iniziative/release: sono John Belushi, Jimi Hendrix e Pier Paolo Pasolini.
Il primo, John Belushi, è il protagonista di una piece teatrale in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dal titolo Sangue Impazzito e dal sottotitolo ancora più esplicativo, "Le prime 24 ore da mito di John Belushi". Ideato, scritto e interpretato dall'attore Nicola Nocella (ora nelle sale con il film Studio Illegale), che ne cura anche la regia, e dal musicista ex Timoria Omar Pedrini, lo spettacolo racconta del primo giorno da morto (e dunque da mito) del grandissimo attore americano. Morto il 5 marzo 1982, da solo nel suo bungalow a Los Angeles a causa di una dose mortale di speedball, il protagonista di tanti film di successo (qui interpretato da Nocella, con il quale c'è una somiglianza impressionante), riceve nella rappresentazione la visita di un angelo/chitarrista (Pedrini) che lo accompagna lungo un'intera notte e un giorno verso il mito. Lo spettacolo sarà in scena da domani, 5 marzo, che è anche il 31o anniversario dalla morte di Belushi, fino al 24 marzo. Info su www.teatrofrancoparenti.it.

Sempre il 5 marzo, esce in tutto il mondo per la major Sony People, Hell & Angels, un album che contiene 12, preziosissime registrazioni inedite, realizzate nel periodo 1968-1970, del mitico chitarrista americano Jimi Hendrix. Coprodotto da Janie Hendrix, sorella di Jimi e presidente della Experience Hendrix LLC, People, Hell & Angels dimostra quanto il grande musicista volesse introdurre nella sua musica elementi nuovi come fiati, percussioni e tastiere, ed è un po' come il proseguimento del progetto che si è tragicamente interrotto con la sua scomparsa, avvenuta a Londra il 18 settembre 1970. Il brano che ha anticipato l'uscita del cd è una versione mai ascoltata prima di Somewhere (che è disponibile anche in cd singolo e in formato 45 giri), registrato nel 1968 con Buddy Miles alla batteria e Stephen Stills al basso.

L'11 marzo, a qualche giorno di distanza dalla sua presentazione, partirà in tutta una serie di location molto diverse tra loro La Religione del mio Tempo, un reading in tre atti di Pierpaolo Capovilla (leader e voce della band di culto Il Teatro degli Orrori) che è un tributo a Pier Paolo Pasolini e alla sua opera controversa, unica e immortale. La voce di Capovilla è accompagnata al pianoforte (ma anche a ciò che gli ideatori definiscono "diavolerie elettroniche") da Kole Laca, che firma con Steve Reich e Scott Walker tutte le musiche. Il reading è diviso in tre atti, Ballata delle Madri, La Religione del mio Tempo, Una Luce, e il 22 marzo farà tappa, tra l'altro, all'Auditorium Teatro Carlo Felice per il Festival Internazionale di Poesia di Genova. Info sulle date del tour scrivendo a mei@materialimusicali.it.