Il 27 settembre 2017 l'Arabia Saudita si è espressa in favore della concessione del permesso di guidare alle donne, battaglia portata avanti fin dal termine della Guerra del Golfo, dalle donne e attiviste saudite. L'Arabia Saudita è stato l'ultimo paese al mondo a permettere alle donne di guidare la propria automobile e questo diritto è stato accordato tra non poche polemiche.

Secondo quanto riportato da Repubblica.it, quando la proposta era ancora in fase di dibattito, lo sceicco Saad A Hajry aveva argomentato la sua contrarietà alla concessione della patente alle donne con queste parole: «Le autorità darebbero la patente a un uomo che dimostra di avere solo metà cervello?» e alla risposta negativa dei suoi interlocutori (un pubblico solo maschile) ha concluso, «E perché mai dovrebbe darla alla donna che ne ha solo un quarto. Ovviamente non è colpa sua, ma è un aspetto fisiologico».

Parole che ci fanno rabbrividire, ma che per fortuna non hanno impedito alle donne che vivono in Arabia Saudita di vincere questa agognata battaglia che, nel suo risvolto pratico, diventerà effettiva nel giugno del 2018.

Purtroppo però, vinta la battaglia, la guerra per le donne in Arabia Saudita è ancora lunga, perché sono ancora tante le cose, per noi scontate, che le donne non possono fare senza il permesso di un uomo.

Ecco le 8 più incredibili (e ingiuste).

1. Ottenere la custodia dei figli in caso di divorzio

Se una donna ottiene il divorzio, può sperare nella custodia dei figli, ma non per sempre, solo finché non raggiungano una certa età: 7 anni per i maschi e 9 per le femmine.

2. Curarsi

Sembra incredibile, è vero. Eppure se sei una donna in Arabia Saudita e hai bisogno di cure particolari o devi sottoporti a un'operazione, hai bisogno della firma di un familiare maschio.

3. Avere un processo equo in tribunale

Nelle aule di tribunale dell'Arabia Saudita la testimonianza di una donna vale la metà di quella di un uomo, il che, se ci pensi, mette immediatamente le donne nell'impossibilità di essere giudicata adeguatamente in caso di abusi e maltrattamenti da parte di un uomo.

4. Sposarsi

In Arabia Saudita le donne hanno un guardiano maschile chiamato "wali", da cui devono ottenere un permesso quando decidono di sposarsi. Le cose diventano ancora più complicate se una donna vuole sposare un uomo straniero, perché in quel caso, oltre al permesso del tutore, deve esserci anche l'approvazione del Ministero degli Interni.

5. Parlare con uomini con cui non hanno una parentela

Le interazioni con uomini con cui non si ha un legame familiare devono limitarsi a un tempo breve per le donne in Arabia Saudita. Per ridurre i possibili contatti, gli spazi pubblici sono suddivisi in aree "per le famiglie" a cui possono accedere anche le donne e aree "per soli uomini".

6. Aprire un conto in banca

Già, le donne in Arabia Saudita devono ottenere un permesso dal proprio wali anche per aprire un conto in banca. Non c'è da sorprendersi quindi se il paese è finito alla posizione 141 su 144 del ranking mondiale che "misura" il gender gap.

7. Viaggiare

Andare un weekend a Ibiza con le amiche? Non se sei una donna in Arabia Saudita, perché per viaggiare o anche solo per ottenere un passaporto (o un qualsiasi altro documento di viaggio) dovresti ottenere il permesso del tuo guardiano/tutore maschio.

8. Vestirsi come vogliono

Paragonato al non potersi operare senza un permesso, questo punto potrebbe sembrare frivolo, eppure il non poter scegliere i propri abiti è una limitazione della libertà personale e di espressione. Le donne in Arabia Saudita, quando sono in pubblico, devono indossare l'abaya, un camice nero che copre tutto il corpo ad eccezione della testa, che nella maggior parte dei casi viene coperta dal niqab, il velo che lascia vedere solo gli occhi.