L'orchidea Phalaenopsis è la più conosciuta tra le orchidee. Si chiama così perché il suo fiore ha la forma di una farfalla (dal greco: phalaena). È perfetta come pianta d'appartamento, anche se hai il pollice nero: prendertene cura è davvero un gioco da ragazzi e richiede pochissima manutenzione. Ti basta qualche piccolo accorgimento per vederla sbocciare e farla crescere sana e forte, per molti anni.

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Come prenderti cura della tua orchidea Phalaenopsis

In natura l'orchidea Phalaenopsis cresce nella foresta, prevalentemente in Asia e nelle isole tropicali dell'Oceano Indiano, quindi ama stare al caldo e all'umido. Tienila al riparo dalla corrente d'aria (quindi mai vicino a porte e finestre), dove c'è molta luce ma non insolazione diretta.

La temperatura ideale è sui 20 °C. D'inverno sotto i 16 °C potrebbe soffrire: non fare l'errore di tenerla vicino al termosifone o rischi di seccarle le radici. D'estate se le temperature superano i 35 °C spostala in un angolo umido e ben ventilato della casa.

Va innaffiata una volta alla settimana, due quando fa molto caldo. Puoi immergerla in un bagnetto di acqua a temperatura ambiente per circa 15 minuti, poi scolarla bene e rimetterla nel suo sottovaso. Oppure puoi vaporizzare le foglie e le radici ogni 3 o 4 giorni.

Quando fiorisce l'orchidea Phalaenopsis

La fioritura della Phalaenopsis è invernale. I boccioli compaiono a inizio novembre e ci mettono circa un mese per sbocciare. La pianta rimane fiorita fino a aprile circa, dopodiché i fiori si assottigliano sempre di più fino a diventare quasi trasparenti, si avvizziscono e cadono.

A quel punto, quando il rametto è privo di fiori, dovrai tagliarlo con un normale paio di forbici da cucina sopra il primo o il secondo "nodo" del ramo: dal nodo appena sopra butterà un nuovo ramoscello che fiorirà l'anno prossimo. Se il ramo diventa legnoso, taglialo nel primo nodo verde.