Hai mai provato ad assaggiare lo stesso vino per due volte e a chiederti perché la seconda volta ti sembrava più buono? Beh, ci sono persone che pensano che la luna possa influire sul gusto del vino, almeno secondo The Independent.

Il calendario biodinamico è stato sviluppato da Maria Thun (1922-2012) ed utilizza la posizione relativa della luna e dei pianeti per capire quali sono i giorni migliori per la semina dei prodotti. Lo fa determinando sul calendario in quali giorni il ciclo lunare gioca sulle radici, sui frutti, sui fiori.

Secondo questa teoria, il vino consumato nei giorni della frutta e dei fiori, avrà un sapore più vivace, corposo e, fondamentalmente, migliore del vino degustato nei giorni delle radici e delle foglie. E tutto questo dipende dalla reazione del vino ai movimenti lunari.

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Questa teoria nel mondo del vino è presa molto sul serio e ci sono alcuni grandi catene di supermercati che organizzano degustazioni nei giorni buoni e in quelli cattivi per come stabiliti nei giorni lunari. Secondo la BBC.

Lo scienziato del vino Jamie Goode ha detto alla BBC che ci potrebbero essere anche altri tipi di variabili.

«Il vino ha un sapore diverso in giorni diversi, ma le differenze non sono così enormi e nella maggior parte dei casi dipendono di più dalla pressione atmosferica».

«E noi siamo parte dell'equazione quando si parla di degustazione dei vini. Noi non siamo degli strumenti di misura perfetti. Il gusto per il vino è qualcosa che si genera in risposta al vino».

Anche se un articolo recente su una rivista ha smentito questa suggestiva teoria, nel caso in cui volessi sperimentarla, c'è un'app che ti dice quando bere Chardonnay se vuoi adeguarti al calendario biodinamico (ovvero se vuoi che sia più buono).

DaCosmopolitan UK