Dal 24 agosto al 6 settembre, gli studenti dell'Università di Austin hanno deciso di portare a lezione i sex toys insieme ai libri di studio. L'evento Campus (DILDO) Carry ha raccolto più di 10.000 adesioni. Ma da cosa nasce questo movimento di protesta?

In Texas il 1 agosto è stata approvata la legge SB 11 che consentirà di portare armi da fuoco in college. La SB 11 non entrerà in vigore fino alla seconda metà dell'anno scolastico e non tutti potranno presentarsi in classe con una pistola: in Texas, per essere regolari detentori d'armi, bisogna avere minimo 21 anni. Si è stimato che nell'Università di Austin è appena l'1% degli studenti ad avere il porto d'armi. Eppure l'atmosfera si sta già riscaldando e non hanno tardato a formarsi movimenti di protesta.

La questione sicurezza è un tasto dolente dell'Università di Austin, fin dagli anni 60, quando si è consumata la strage di UT Tower: 14 morti e 32 feriti per mano dello studente di ingegneria Charles Whitman. Proprio lo stesso giorno in cui veniva approvata la SB 11, si commemoravano i 50 anni da questa tragedia. Ana Lopez, presidente del movimento Students Against Campus Carry, ovvero Studenti contro le armi nel Campus, sostiene che la presenza di gruppi armati non renderà l'università un luogo più sicuro. Si rivelerà inutile contro un pazzo armato: tra una pistola e un'altra pistola, la ragione non c'è da nessuna parte.

In Texas è più socialmente accettabile andare in giro con una pistola che con un vibratore.  Jessica Jin, studentessa, ha notato che in questo stato vigono delle leggi molto restrittive per il possesso di vibratori: i sex toys devono essere prescritti dal medico e conservati quanto più lontani dai luoghi pubblici, perché sono considerati oggetti scandalosi. Jessica trova assurdo che sia più socialmente accettabile andare in giro con una pistola piuttosto che con un vibratore. Per questo ha deciso di invitare i suoi compagni di università a portare con sé un dildo, in segno di protesta. Il suo slogan è «Cocks Not Glocks», ovvero «Peni, Non Pistole».

Gli studenti dell'UT Tower hanno deciso di reagire alla nuova legge armandosi di Sex Toys. "Cocks Not Glocks" era un'idea nata per gioco nell'ottobre del 2015 ma, con l'approvazione della SB 11, si è trasformata in un gesto simbolico per protestare su una problematica sempre più urgente: la volontà di diminuire il rischio di stragi in università e la paura per leggi che incentivano il circolo d'armi. Ormai sono più di 10.000 gli utenti su Facebook che appoggiano la campagna, partecipando all'evento "Campus (DILDO) Carry": dal 24 agosto al 6 settembre l'Università di Austin sarà piena di studenti armati di dildo.