Yuri Sterrore alias Gordon, quello di "Si sboccia poveri!", arriva in redazione a Cosmopolitan in ritardo di una buona mezz'ora, ma appena entra nell'ufficio del direttore gli perdoniamo tutto perché è adorabile. Adorabile il suo sorriso, il suo accento milanesissimo, i suoi jeans rotti, i suoi occhi blu, il suo sorriso largo. Adorabili le cose che dice.

L'abbiamo invitato da noi a fare una diretta facebook (la vedi cliccando questo link) non solo perché è bravo e ci piacciono le cose che fa, ma anche perché sta avendo un successo clamoroso: in sette mesi la sua pagina facebook è passata da 60mila like a 770mila, e cresce di minuto in minuto. Il segreto? I suoi video della serie "le ragazze quando", che fanno la parodia di noi ragazze quando ci prepariamo per uscire, quando stalkiamo il nostro ex su facebook, quando guidiamo, quando beviamo troppo. La sua capacità di descrivere in modo puntuale le cose delle donne, le parole che usiamo, il chiacchiericcio di messaggi vocali via whatsapp, è fenomenale. Fa, né più né meno, quello che deve fare un comico: guardare la realtà, farci dell'ironia sopra, creare empatia e criticare. E poi ovvio, far ridere.

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Nell'epoca degli youtubers, dalla famosissima Superwoman fino appunto al nostro Gordon, il canone comico più diffuso è proprio questo: ricreare scenette che incasellano pezzi di realtà ben definiti. E più questi comici youtubers o facebookkiani riescono a usare frasi e modi di dire aderenti alla realtà, che usano tutti, più hanno successo. È un lavoro a togliere: devi individuare un target, studiarlo, sfrondare, limare, finché arrivi in fondo, all'essenza di quel target lì, che poi dovrai rinchiudere in un video di due, massimo tre minuti, che deve anche essere genuino e spontaneo, preferibilmente girato nella tua cameretta di youtuber. Il tutto sta sul crinale dell'ovvio e del banale: devi essere abbastanza pop perché le persone si riconoscano in quel che fai, ma non troppo scontato perché ci sono tanti che fanno quel che fai. Ecco, per alcune persone tutta questa roba qua, insomma tutto questo processo, viene quasi naturale, non sai bene perché, come fanno, non sanno spiegartelo neppure loro, ma è così. Si potrebbe dire che sono persone che hanno talento. Yuri Sterrore in arte Gordon, milanese 25enne che abita con mammà, è uno di questi: ha talento. Quando lo senti, soprattutto in alcuni filmati riuscitissimi (il mio preferito è Le ragazze quando si organizzano su wazzup), ti viene naturale dire: «Ma sono io quella!».

Yuri ma come fai? Tu sei un maschio, hai 25 anni, hai studiato economia bancaria... Da dove ti viene questo talento?

«Dall'osservare. Mi sono reso con che gli youtuber parlano soprattutto alle ragazze più giovani di me, che vanno ancora a scuola. Ma le mie amiche che hanno la mia età... di quelle nessuno parlava. Così mi sono messo a osservarle, a imitarle. E poi, sono saltati fuori quei video lì, quasi da soli».

A chi li fai vedere prima di pubblicarli?

«Alle mie amiche di sicuro, ma il giudice vero è mia madre, che ha 52 anni. Se lei mi dice che fa ridere, allora va bene. Io abito ancora con lei, e i video li giro nella mia stanza».

Quando è stata la svolta?

«Me lo ricordo benissimo: il 26 novembre. Ho postato "Le ragazze prima di una serata" (che finisce con la classica frase: "ragazze, io stasera non bevo"). È diventato virale nel giro di 24 ore. Da lì è cambiato tutto, ed è nato il vero progetto Gordon».

Come è nata la parola "asciugapozzanghere"?

«Cercavo un modo diverso per definire le ragazze che bevevano. È uscito quello, non so davvero come. Nel mio video, il gruppo di whatsapp delle ragazze si chiama così, e ancora oggi ricevo un sacco di screenshottate dalle mie fan che mi dicono che le chat con le loro amiche si chiamano "le asciugapozzanghere". Per me è un onore!».

Adesso hai fatto anche una canzone con la tua catchphrase "Si sboccia poveri!", che è scaricatissima. Hai ricevuto critiche?

«Un sacco. Mi dicono che non devo fare il cantante, che è meglio che faccia quel che so fare. Ma sta andando benissimo, abbiamo girato il video solo con fan, ragazze vere. Io mica sono un rapper, non aveva senso che facessi il pappone circondato da superfighe».

Cosa vuoi fare da grande?

«Continuare a fare questo. Voglio fare l'attore. Lo so, ho tanta gavetta davanti. Ma non ho paura».

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