Sì, lo so a volte noi giornalisti siamo dei privilegiati. Magari perché riesci a infilarti backstage al concerto più figo del mondo, magari perché in redazione ricevi l'ultimo modello del sex toy del momento (è successo, e non chiedere niente per carità). O magari perché un giorno la Apple ti chiama e ti dice: «Ciao, come stai? Vuoi provare il nostro Apple Watch?». Ehr, aspetta un attimo, fammi pensare… Uff, vabbè dai, magari lo provo.

Così comincia la mia avventura con l'orologio più stiloso del mondo. Quello che ho in dotazione, lo vedi qui: il Milanese (fa parte della Apple Watch Collection. Poi c'è la Sport, la meno cara, e l'Edition, quella superlusso) .

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Ed effettivamente, se escludi quelli superluxe che costano dagli 11mila euro in su (ce l'hanno superstar tipo Pharrell), secondo me è il modello più bello con un cinturino superchic. Ah tieni conto, nella tua scelta, che tutti gli Apple Watch funzionano allo stesso modo. A cambiare sono solo le rifiniture (che possono essere anche in oro) e i cinturini.

La prima cosa che c'è da dire di quando indossi un Apple Watch è che automaticamente agli occhi di tutti diventi una strafiga. Non ti dico quante persone mi hanno fermato in ascensore, al giornale, in metropolitana, nei negozi. «Uh, ma questo è un'Apple Watch? Fa'vedere? Figo!». Indossarlo è già di per sé un booster di autostima. Ok, non ti dico che è come mettere un paio di stiletto killer, ma insomma quasi.

La seconda cosa da dire è: a che cosa serve un Apple Watch? Molto semplice: non è che funzioni da solo. Funziona solo se collegato a un iPhone (dal 5 in su, occhio perché deve essere in modalità Bluetooth, quindi bye bye carica!). In pratica è come se si trattasse di una specie di telecomando del telefono: attraverso l'orologio puoi comandare il telefono, leggere le notifiche, rispondere, usare le app… Appena lo indossi, il polso comincia a vibrare. Perché lo schermo dell'orologio, ogni volta che ricevi una notifica (mail, whatsapp, facebook, twitter), lui te la fa vedere. E non credere che leggere sia difficile: insomma, riesco a farlo io (che non ho più vent'anni), figurati se non riesci a farlo tu. Tu dici: si vabbè, che passo in avanti sarà mai ricevere le notifiche sull'orologio? Be', non è una roba da poco. Intanto eviti di perderti avvisi importanti, visto che quasi sempre teniamo il telefono in modalità vibrazione e non sempre ce l'abbiamo sotto mano. E poi, se sei in giro, eviti la solita parte di frugare disperata dentro la borsetta al grido di "oddio-dove-ho-messo-il-telefono". E poi così puoi vedere immediatamente se si tratta di qualcosa (o qualcuno) di importante, e decidere se rispondere subito, o se invece posticipare.

Altra cosa: quando ti chiamano, puoi cliccare sull'orologio e rispondere dal suo altoparlante. E ti assicuro che quando guidi, e hai le mani sul volante, non è male. Anche qui, eviti le solite scene "dove-cavolo-è-l'auricolare".

Sul versante fitness poi succede una roba bella: lui, l'orologio, non solo ha un rilevatore dei battiti cardiaci, ma è in grado di tracciare l'attività fisica che fai nel corso della giornata: quanto stai in piedi, quanto cammini, quante calorie bruci. Puoi anche impostare i tuoi goal, e quando li raggiungi vieni premiata con un distintivo (io ne ho avuti pochi, ma che io sia una pelandrona è un dato di fatto).

Poi c'è un'altra funzione che mi piace un sacco: clicchi un tasto, e invii a un'altra persona un cuore che batte. È il tuo, con i tuoi battiti. Insomma, quando sei emozionata, puoi far sapere che il tuo cuore va a mille. Letteralmente. Esiste un orologio più romantico?

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