Da qualche settimana non si fa che parlare di lei, Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana in missione nello spazio. Manca ormai davvero poco al lancio che la porterà a vivere sei mesi tra le stelle, previsto domenica 23 novembre alle 22,01 ore italiane.
Samantha ha superato una lunga selezione e un duro addestramento per partecipare, insieme a un'équipe internazionale, alla Missione di lunga durata Futura, che la porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), con lo scopo principale di applicare un piano di ricerca e sperimentazione che comprende circa 200 esperimenti in varie discipline.
La storia di Samantha ha appassionato tutte noi, perché con questa missione ha realizzato il sogno che coltiva sin da bambina: andare nello spazio.
Ci è riuscita con determinazione e impegnandosi al massimo. Quando pensi a quello che farà: indossare una tuta pressurizzata, mangiare barrette, fare esperimenti scientifici per tutto il giorno e guardare la terrà dal cielo, mentre noi guardando le stelle penseremo che lei è tra loro, capisci che sta per fare qualcosa di incredibile. Eppure a sentire le sue parole sembra tutto così facile. Di certo sarà emozionante. «Sono molto serena, concentrata e consapevole che dal momento del lancio vivrò un caleidoscopio di emozioni», racconta in tv.
E sembra impossibile che di fronte a tutto questo, non le sfiori neppure un pizzico di paura: «Credo che sia difficile volere una cosa talmente tanto e allo stesso tempo averne paura», dice. Ma poi è vero: quando qualcosa che sogni sin da piccola diventa realtà, non puoi temerla.
Ecco come tutto è iniziato…
Samantha è nata a Milano, nel 1977, ma è cresciuta in un paese di montagna con il naso all'insù e ogni volta che guardava il cielo provava sgomento e un senso di infinito che ha alimentato, nel tempo, leggendo libri di fantascienza e appassionandosi, come tanti, a Star Trek.
Si è laureata in ingegneria meccanica a Monaco e nel 2001 è entrata all'Accademia Aeronautica di Pozzuoli laureandosi anche in Scienze aeronautiche. Si è specializzata poi all'Euro-Nato Joint Jet Pilot Training di Wichita Falls in Texas. Nel 2009 è stata selezionata, prima donna italiana, come astronauta dall'Agenzia Spaziale Europea. Oltre che astronauta, è Capitano dell'Aeronautica Italiana.
Conosce quattro lingue, inglese, francese, tedesco e russo e sta studiando per passione il cinese. Nello spazio porterà con sé, oltre a una scorta di calzini e felpe calde, anche 500 copie di un libro in miniatura con i brani e le poesie che l'hanno ispirata.
Anche le sue frasi hanno il potere di ispirare come questa:
«Antoine de Saint-Exupéry nel Piccolo Principe scrive che forse le stelle nel cielo sono illuminate perché ognuno di noi un giorno possa trovare la sua. Nessuno di noi è coraggioso sempre, però a me piace pensare che ogni atto di coraggio che siamo capaci di compiere ci porti più vicini a trovare la nostra stella».
Samantha partirà dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan a bordo della navicella russa Soyuz., inglese, francese, tedesco e russo e sta studiando per passione il cinese. Nello spazio porterà con sé, oltre a una scorta di calzini e felpe calde, anche 500 copie di un libro in miniatura con i brani e le poesie che l'hanno ispirata.
Anche le sue frasi hanno il potere di ispirare come questa:
«Antoine de Saint-Exupéry nel Piccolo Principe scrive che forse le stelle nel cielo sono illuminate perché ognuno di noi un giorno possa trovare la sua. Nessuno di noi è coraggioso sempre, però a me piace pensare che ogni atto di coraggio che siamo capaci di compiere ci porti più vicini a trovare la nostra stella».
Samantha partirà dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan a bordo della navicella russa Soyuz.
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