Shark Diving, ovvero immergersi assieme agli squali. Guardare decine di pinne di squalo che solcano la superficie del mare e decidere di tuffarcisi in mezzo è decisamente contro tutti i principi dell'autoconservazione.

Tuttavia, potresti appartenere a quella ristretta cerchia di persone che la ritengono un'azione del tutto naturale. Gli squali sono ovunque e casomai te lo stessi chiedendo: sì, anche il Mediterraneo è casa loro.

Se sei una subacquea o se semplicemente saresti curiosa di vederli da vicino, ma a "distanza di sicurezza", potresti optare per una vacanza diversa dal solito. Lo shark diving ti offre l'opportunità di fare un'esperienza adrenalinica, ma allo stesso tempo educativa.

Gli squali non sono i mostri senza cervello assetati di sangue che l'industria del cinema vuole farci credere, ma animali come tanti altri, solo con più file di denti e un aspetto, talvolta, poco raccomandabile.

Immergendoti con loro e imparando a conoscerne il comportamento, scoprirai che spesso sono loro a non fidarsi di te e che è sufficiente essere un po' troppo invadenti perché si allontanino (magari proprio mentre stavi per scattare la foto della vita).

Nel Mediterraneo avvisti gli squali a Lampedusa

Se la scusa che stai cercando per non incontrare uno squalo è l'eccessiva distanza dei mari tropicali, sappi che dovrai inventartene un'altra.

Inizio con il dirti che bastano due ore di volo da Milano per arrivare alle Isole Pelagie e che non avrai nemmeno bisogno del passaporto, visto che stiamo parlando di una settimana di vacanza a Lampedusa.

Potresti pernottare in un piccolo dammuso con vista sul mare cristallino dell'isola e iniziare a fantasticare su cosa ci sia di interessante da scoprire al di sotto della sua superficie, magari mentre fai colazione al bar del porto vecchio.

Mentre pensi se vuoi un altro caffè o una granita, ti do un suggerimento: fai un salto dai ragazzi dello Shark Divers e chiedi quando è prevista la prima uscita settimanale per Lampione.

In un'oretta e mezza di navigazione ti troverai nel bel mezzo del Mediterraneo, su una barca vicino a un'isola rocciosa dove, da metà luglio a metà settembre, si danno appuntamento decine di squali plumbei. L'immersione non è particolarmente impegnativa, a parte la presenza di un po' di corrente.

Questi squaletti sono piuttosto curiosi e si intrufolano tra i subacquei con l'atteggiamento di chi, da un lato, vuole capire meglio che cosa siano quelle strane cose che producono tutte quelle bolle, ma, dall'altro, non fidandosi per niente, rimane sempre un po' sul chi va là.

Il periodo migliore per una vacanza di questo tipo è fine agosto, quando l'isola inizia a spopolarsi delle migliaia di turisti, i ragazzi dei diving sono più rilassati e la temperatura diventa più mite.

Mi raccomando: tra un'immersione e l'altra, mettiti alla guida del tuo mehari ed esplora le numerose cale e calette nascoste ai quattro angoli dell'isola. Inoltre, non dimenticare assolutamente di pianificare una giornata di relax presso la famosa spiaggia dei conigli, giudicata come la più bella del mondo nel 2013.

In Sudafrica fai snorkeling (in gabbia) con gli squali

Supponiamo, invece, che tu appartenga a quella schiera di persone a cui piacciono le emozioni forti, siano curiose di incontrare uno squalo, ma che non abbiano un brevetto subacqueo.

Sappi che rientri nella casistica più ampia, visto che la domanda tipica che ci viene posta è proprio questa: «Mi piacciono gli squali, ma non sono un sub. Dove mi consigliate di andare?» Te lo dico subito: in Sudafrica.

Il primo vantaggio del Sudafrica è che non ci sono differenze di fuso orario con l'Italia, il che è fantastico, specialmente quando si abbia una sola settimana di vacanza. Il secondo è che i prezzi delle guest house (che normalmente non sfigurano nemmeno a confronto di alcune ville di Hollywood) sono decisamente abbordabili.

Inoltre sei in Africa e se ti piacciono gli animali, specialmente quelli grossi, potrai sbizzarrirti in safari fotografici di ogni tipo. Ma torniamo ai nostri amici squali. In Sudafrica hai solo l'imbarazzo della scelta in quanto a numero di esemplari e specie presenti, ma ti consiglio vivamente di passare almeno un giorno nella zona di Gaansbaii, all'estremità più meridionale del continente.

Un piccolo porticciolo, affacciato su una costa rocciosa e frastagliata della Penisola del Capo, funge da base di lancio per le spedizioni giornaliere alla ricerca del grande squalo bianco, il signore indiscusso di tutti gli squali.

Lungo fino a sette metri (fino a prova contraria squali bianchi di dieci metri, come vogliono farci credere nei film, non esistono), incute timore persino in fotografia. Per vederlo da vicino è sufficiente portarsi un costume da bagno, un paio di ciabatte e un asciugamano.

Tutto il resto dell'attrezzatura (maschera, muta e snorkel) te lo daranno i ragazzi dello Shark Diving Unlimited, un dive operator gestito da Mike Rutzen. Se non l'avessi mai sentito nominare, sappi che la sua passione preferita è nuotare tra gli squali bianchi con la stessa naturalezza con cui una persona normale nuoterebbe in mezzo a un banco di sardine.

A Dyer Island per nuotare con il grande squalo bianco (senza il brevetto di sub)

La tua destinazione sarà Dyer Island, meglio conosciuta come "il Mc Donald's degli squali bianchi". Una colonia di otarie (che visiterai nel corso della tua uscita in barca) funge da Happy Meal giornaliero per gli squali bianchi locali.

La partenza è programmata per le 9.00 del mattino e le 14.00 del pomeriggio. Dopo una ventina di minuti di navigazione, indosserai la muta per poi calarti all'interno di una solida gabbia d'acciaio posizionata a pelo d'acqua, in compagnia di altri quattro o cinque compagni di avventura.

Per la maggior parte del tempo respirerai normalmente, immergendo la testa in acqua solo quando dalla barca ti urleranno: "down!". Dopo un paio di secondi, necessari a capire il perché ti abbiano detto di immergerti, vedrai comparire il primo squalo.

Tu guarderai lui e lui guarderà te, seguendo ogni tuo movimento con aria attenta. Osservandolo bene, ti renderai conto di due cose: che i denti sono particolarmente grandi (e perfettamente triangolari) e che l'occhio, apparentemente nero ed inespressivo se osservato in fotografia, è in realtà piuttosto vispo e di una tonalità bluastra.

Per la verità, ti accorgerai anche di una terza cosa: che tu sei molto piccola, mentre lui è molto, molto grande. Se dovesse puntare la gabbia direttamente (e lo farà, perché lo indurranno a farlo) avrai la sensazione che ci sia un piccolo aeroplano in avvicinamento, tanta è la distanza tra gli apici delle sue due pinne pettorali.

A False Bay per ammirare gli squali volanti senza scendere dalla barca

Rimanendo in tema aeronautico, avrai sentito parlare degli "squali volanti del Sudafrica". Niente paura, non si tratta di una specie geneticamente modificata, ma di squali bianchi adulti che spiccano balzi di diversi metri fuori dall'acqua.

Questo fenomeno, definito "breaching", si può osservare dal vivo presso la False Bay. In questo caso, il porto di partenza è quello di Simon's Town, a circa 45 minuti d'auto da Città del Capo. Ti dovrai alzare un po' presto alla mattina e armarti di santa pazienza.

Di norma, l'imbarcazione salpa poco prima dell'alba e, giunta nei pressi di Seal Island, inizierà a trascinare dietro di sé un tappetino di gomma sagomato a forma di otaria. Il motivo di questo strano rituale è che, presto o tardi, uno squalo bianco noterà la strana figura che si muove in superficie e cercherà di afferrarla, risalendo a tutta velocità dalle profondità marine.

Tu fissa la sagoma, non distrarti e tieni il dito pronto sul pulsante di scatto della macchina fotografica, con l'obbiettivo già a fuoco sul bersaglio. Dopo qualche minuto, la superficie dell'acqua esploderà e un bestione di tre o quattro metri investirà la finta foca come un treno in corsa, prendendo letteralmente il volo.

E' un'esperienza che non ti dimenticherai più. Questo te lo posso garantire. Permettimi di darti un suggerimento: se mentre stai aspettando il breaching, ti dovesse mai passare per la mente di voltare lo sguardo per una frazione di secondo, non farlo! Non farlo nemmeno ti dovessero dire che di fianco alla barca è riemersa Atlantide. Perché è esattamente in quel preciso momento che lo squalo farà il suo salto.