Grandi notizie. Siamo stati alla presentazione del nuovo album di Marco Mengoni Le cose che non ho e abbiamo scoperto che aveva un sacco di cose da raccontarci. Il 4 dicembre 2015 esce l'album e vale la pena scoprire tutto quello che ci riserva il secondo capitolo del progetto iniziato con Parole in circolo.

Sui suoi numeri ormai ci sono pochi dubbi. Te ne diamo alcuni solo per farti una piccola idea del botto che ha fatto con la prima parte del suo lavoro uscita a gennaio 2015. I 3 singoli di Parole in circolo Guerriero, Esseri umani e Io ti aspetto – hanno superato i 65 milioni di view.

Le cose che non ho già promette bene: in circa 6 settimane il singolo Ti ho voluto bene veramente ha totalizzato 13 milioni di visualizzazioni. Considerati i numeri, sembra proprio che il ragazzo abbia fatto tombola.

Chi l'avrebbe detto che il talentuoso Marco Mengoni, uscito dalla squadra di Morgan in X Factor, avrebbe fatto tanta strada così velocemente? Noi non avevamo molti dubbi e ti raccontiamo anche tutti i passi da gigante che ha fatto in pochi anni e tutto quello di cui ama parlare alla prima occasione. SPOILER: alla fine avrai un sacco di voglia di ascoltare il nuovo Le cose che non ho. E noi ti capiamo benissimo.

1. Ha lavorato al suo album a Los Angeles

Le cose che non ho, dopo Parole in circolo, ha preso proprio il volo. In senso letterale. E Marco Mengoni ha deciso di lavorare all'album a Los Angeles nei mitici Sunset Sound Studios dove anche John Lennon e Jim Morrison (per dirne solo alcuni) hanno fatto una capatina. Un dettaglio divertente? Durante la lavorazione in agosto è stato girato un video, mostrato alla presentazione, in cui Marco è bardato con cappotto e maglione come fosse pieno inverno, anche se l'estate era assolata e torrida sull'oceano. Insomma, l'album sarebbe uscito a dicembre, bisognava creare un po' di atmosfera natalizia, mica poteva farlo in t-shirt e pantaloncini. Speriamo solo che non abbia sofferto troppo.

2. Ha qualche ispirazione musicale... e pure un artista che invidia parecchio

Marco Mengoni ci ha anche parlato di alcune delle sue ispirazioni musicali e di tutti i concerti che non si perde. Noi te lo diciamo ora: sono posti strategici dove potresti incontrarlo. Tra i suoi ultimi ascolti ha citato: Lucio Battisti, Lorenzo Jovanotti, Benjamin Clementine, Nina Simone, Selah Sue. E, attenzione attenzione, pare anche che provi una certa invidia per Stromae, cantautore, produttore discografico e rapper belga. Sì, è un essere umano con tutte le sue debolezze e questo ce lo fa amare ancora di più.

3. I suoi album parlano dell'amore e di tutte le sue mille facce (o almeno di alcune delle sue mille facce)

Marco Mengoni ce lo ripete tante volte: per lui l'amore è quello che ci lega in questo mondo. Dietro ogni stato d'animo, dalla tristezza alla gioia, si nascondono le emozioni condivise da tutti. E nel nuovo album ha tentato di dare la sua chiave di lettura a questo sentimento, l'amore, dalle mille sfaccettature. Abbiamo la sensazione che anche questa volta possa colpire nel segno.

4. Crede nel lavoro di squadra

Fa effetto sentire parlare Marco Mengoni, perché ogni obiettivo raggiunto è un obiettivo di squadra, la sua. I premi non sono mai personali, ma, e lui ci tiene sempre a sottolinearlo, appartengono a tutti quelli che hanno lavorato con lui. Good job, Marco! Ci piacciono le squadre che funzionano e abbiamo la sensazione che non sia niente male lavorare con te.

5. Si sente un po' Dr. Jekyll e Mr. Hyde

Durante la presentazione di Le cose che non ho, Marco Mengoni ci ha confessato di sentirsi proprio come Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Nel suo percorso di crescita musicale continua a essere molto critico e alla fine si ritrova a distruggere quello che ha fatto per ricostruirlo in una chiave tutta nuova. Ma nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma... con tanta creatività. L'importante, come dice lui, è essere liberi di potersi muovere tra parole e arrangiamenti per mandare messaggi, parlare di amore, libertà, crescita, cambiamenti e ricerca della felicità. Sì, pare che ci sia tutto questo in Le cose che non ho.

6. Ha una app dedicata pazzesca

Dove puoi scaricare dei contenuti su di lui e che puoi attivare durante i concerti per partecipare alla scenografia dello spettacolo. Infatti, grazie a questa, puoi far scintillare le luci del palcoscenico attraverso onde radio sincronizzate con il timecode dei brani.

7. Fa sempre quello distaccato

Lo dice lui che fa sempre quello freddo, distaccato e dalle reazioni tiepide (anche quando ci sarebbe da gioire). Noi, però, sappiamo che ha il cuore tenero come il burro. Sarà per la sua musica, per le sue parole e per quel sorriso dolce che fa fatica (almeno questo) a contenere.

E poi, dai, guarda che bel saluto ha inviato a tutte le lettrici di Cosmo!

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