Quando passi 3 giorni a ballare con i migliori dj del mondo di notte e a visitare una città bellissima di giorno, poi fatichi a rientrare nella vita normale. Cioè, un po' ne hai voglia perché temi che il cuore alla fine possa cedere. Ma quando rientri, poi ti sembra di essere stata via una vita, un mese mica solo un weekend lungo. È quello che è successo a me che ho appena passato 3 giorni all'Amsterdam Dance Event, ovvero la più grande manifestazione del Pianeta dedicata al mondo del clubbing. Quest'anno si è svolta dal 15 al 19 ottobre hanno partecipato 350mila visitatori, 2200 artisti che hanno suonato in più di 82 venues di Amsterdam. Non solo: la sera del 18 all'Amsterdam Arena c'è stato l'Amsterdam Music Festival, una nottata speciale che ha incoronato il miglior dj al mondo secondo la famosa Top 100 della rivista DjMag Ecco il mio Cosmo-reportage a 360 bpm!

I canali di Amsterdam
Appena il tempo di arrivare il albergo e via per i canali di Amsterdam: sono più di 160 e sono così belli da essere stati dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Sui canali si affacciano case bellissime e molto antiche: le date di costruzione segnate sul loro ingresso recitano 1618, 1590... Ma com'è possibile che resistano tutt'ora e che non siamo consumate dall'umidità? Penso con orrore a quanto sia difficile far asciugare il bucato in casa mia in questi giorni di umidità al 95%... Il mio pensiero solidale va alle casalinghe olandesi che vivono in queste dimore (forse si sono fatte l'asciugatrice, chissà). Più info su Amsterdam

Il programma dell'Amsterdam Dance Event
Faccio un salto a ritirare il pass stampa (braccialetto giallo, ovvero pass per area vip) e il programma: pesa come un dizionario di greco antico perché oltre alle serate nei club, ci sono anche riportate le conferenze, gli incontri, le mostre, i laboratori.... E l'adrenalina comincia a salire perché l'idea che in una città siano tutti concentrati nomi vecchi e nuovi della scena del clubbing non è male! Ci sono Sasha, Laurent Garnier, Ricardo Villalobos, Paul van Dyk, Paul Oakenfold ma anche nomi più commerciali, come David Guetta, Afrojack e poi ovviamente Hardwell, un olandese di 26 anni che di mestiere fa il dj n. 1 al mondo...

La mostra interattiva
Per dare un tocco intellettuale al weekend, assisto alla mostra dell'artista GabyGaby: ha creato un'opera di videoarte circolare interattiva. In pratica ti metti in mezzo a una stanza, e sei circondato da un pannello su cui sono dipinte delle immagini e su cui vengono proiettate altre immagini. Come se non bastasse, scarichi un'app sul telefonino (solo android però!), posizioni il cellulare verso l'opera d'arte, ed ecco che altre immagini compaiono magicamente sullo schermo dello smartphone. Il tutto ha come sottofondo un ritmo strappacuore di praticamente 500 bpm al minuto.

Lo shopping per la serata
Un po' di shopping in previsione della nottata ci sta proprio. In pieno red light district ha appena aperto l'Hangover Information Center, interamente dedicato a quel disturbo altamente invalidante conosciuto come "doposbronza". Qui vendono Reset, un rimedio tutto naturale a base di vitamine enzimi aminoacidi e diosacosa, che promette di farti svegliare dopo una nottata di bagordi fresca come un fiorellino. Lo compro, con la ferma intenzione di usarlo e di dire addio all'ibuprofene.

L'incontro con il sindaco della nighlife
Nella bellissima Sky Lounge incontro Mirik Milan (@Mirikmilan) il sindaco della nightlife olandese. Eh sì, perché in questa civilissima città esiste anche una persona che si occupa di fare da mediatore tra le autorità della città e tutta la variegata umanità, locali, club che compongono la vita notturna. «Tra i risultati che abbiamo avuto in tutti questi anni, la cosa di cui vado più fiero è che siamo riusciti a ottenere le licenze di 24 ore», mi racconta Milan, che per essere uno che di lavoro fa il sindaco della notte non ha neppure tante occhiaie. «Fino all'anno scorso tutti i club dovevano chiudere alla stessa ora. Così alle cinque del mattino nelle strade della città si riversava una quantità enorme di gente. Ora invece possono semplicemente andare in un altro locale e continuare così fino al mattino!». Certo, la soluzione è di quelle moooolto creative, ma insomma se il problema "orde di ubriachi per strada" è stato risolto così ad Amsterdam, perché non prenderlo in considerazione anche noi?

La serata alla sala concerti
È la notte del 17, e vado alla serata più cool in programma: Dream Don't Sleep (con il dj americano Maceo Plex e l'inglese Sasha) alla bellissima Royal Concertgebouw, una sala concerti in stile neoclassico dove in genere fanno solo musica classica e opera e che invece stasera è tutta un neon, musica house e gente che si scatena. Sarebbe come andare a ballare la techno al Teatro alla Scala. Capito perché è una serata supercool?


Un concerto (fuori programma) alla stazione
La stazione di Amsterdam (Amsterdam Centraal Station) è veramente un edificio bellissimo e struggente. Fuori è antico, dentro è supermoderno. L'atmosfera è ancora più magica perché un ragazzo sta suonando musica classica al piano messo a disposizione per i viaggiatori. Tutti si fermano, lo ascoltano e lo applaudono.


Ma che, stamattina non vuoi farti una ballatina? #ade #ade2014 #ade14 #amstedamdanceevent #amsterdam

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Dance in spiaggia
Dopo aver oltrepassato la stazione, prendo un traghetto e arrivo a nord di Amsterdam, dove una volta c'erano i cantieri navali, e ora un'area indie-undergroud-chic. Il Pllek è un locale con spiaggia, baracchini con cibo etnico e birra olandese e immancabili dj set organizzati dall'ADE all'interno di tendoni. E così, alle 13 la mia giornata dance comincia con un bell'unz unz in una spianata assolata.

La serata all star
Torno in albergo e faccio giusto in tempo a cambiarmi per l'Amsterdam Music Festival, il megaconcerto all star all'Amsterdam Arena, cioè lo stadio di Amsterdam (capienza 50mila persone, ha pure il tetto che si apre e chiude ma tu lo sapevi? Io no). Stasera ci saranno tutti, ma proprio tutti i top dj nel mondo, cioè i primi della classifica Top100 di DjMag, che nell'ambiente è tipo la bibbia: i veterani David Guetta e Armin van Buuren, il giovanissimo Martin Garrix, il duo Dimitri Vegas & Like Mike e Hardwell.

Eravamo io, Zac Fron, Martin Garrix...
Quando entro nello stadio la cosa che mi colpisce di più è il fatto che il prato è al completo, ma completo proprio, sono tutti lì che si pigiano fino all'ultima fila, giuro, a ballare David Guetta che mette dischi e urla nel microfono. Bello, è proprio bello. Ma è anche bello stare al bar nell'area supervippissima dove incontro l'attore americano Zac Efron. Tutto subito non lo riconosco (perché Zac sta a Amsterdam visto che abita a Los Angeles?), poi collego: il suo migliore amico è il 18enne dj Martin Garrix (uno di quelli candidati al n.1 e che suonerà tra poco) e lui lo segue spesso nei suoi tour. In più mettici che oggi Zac compie 27 anni, e quindi ci sta che sia venuto ad Amsterdam a festeggiare con la suo nuova fiamma, la creativa-stylist Sami Mirò, una ragazza piccola carina, biondina, molto timida. Scatto loro delle foto, poi ovviamente l'agente di Zac viene verso di me, dice che no, non si possono fare foto e quindi via tutti nell'Arena a ballare.

Finale col botto
È mezzanotte, e per la seconda volta di fila a capo della Top 100 DjMag viene incoronato l'olandese Hardwell, che fa una misto di progressive dance supertamarra e senza vergogna che, a quanto pare, è capace di trascinare giù le pareti dello stadio. Dopo di lui suonano tutti gli altri, ed è un tale concentrato di potenza che alla fine quasi diventi assuefatta ai bassi che risuonano nella pancia, nel petto e nelle orecchie. Alla fine è mattina e rientro in albergo. Il volo è tra non molto. Mi prendo un Reset (e una dose di ibuprofene 400) e sono pronta per tornare alla vita normale.

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