Un donna esordiente nella musica a 35 anni fa sempre un po' scalpore. Se poi detta esordiente in poche settimane scala le classifiche francesi e poi europee e colleziona più di 70 milioni di visualizzazioni su youtube, be' allora il tutto ha quasi del miracoloso. È quanto è successo a Indila, una ragazza francesi di origini indiane con il suo singolo Derniere Danse, un mix di suoni antichi e nuovi, contraddistinti dalla sua voce meravigliosa, nitida, con influenze un po' arabeggianti. Cosmo l'ha incontrata in occasione dell'uscita del suo album Mini World

Com'è cambiata la tua vita da quando sei diventata famosa?
«È tutto identico tranne il fatto che viaggio, che incontro più gente e che ho la fortuna di cantare sul palco».

Da dove nasce la tua ispirazione per scrivere musica?
«Tutto può essere una fonte d'ispirazione, basta che ci sia un'emozione... Quando ho l'impressione che la mia vita intera sia in sospensione e che nient'altro esista tranne la mia anima connessa a questa emozione di cui sono testimone, ecco allora scrivo. Le fonti d'ispirazione possono essere l'orizzonte, i ricordi o delle scene di vita di cui siamo testimoni. Un quadro, un raggio di sole... tantissime cose!».

Ti piacerebbe lavorare con qualcuno?
«Ho già avuto il privilegio di lavorare con Skalpovich (un dj e produttore francese, molto attivo nella scena urban french, ndr) e anche con il grande Giorgio Moroder, ma per il futuro non escludo le altre collaborazione, chissà!».

Che consiglio dai a una ragazza che vuole buttarsi nel mondo della musica?
«La mia piccola esperienza mi ha insegnato che per rimanere felice, bisogna fare una musica che piace innanzitutto a noi stessi. Secondo me, non occorre tenere una canzone se non ci convince. Quando scrivo, tengo solo i brani che mi hanno fatto realmente viaggiare e che sono riuscite a sorprendermi».

Quali sono le musiciste che ascolti in questo momento
«Ellie Goulding, Sya e la band London Grammar: la cantante Hannah Reid è bravissima».