L'inizio di una storia d'amore ti stravolge a tal punto da farti perdere la testa. È un momento tanto intenso che può togliere lucidità. È emozione galoppante, stordimento. Brivido e, ebbene sì, anche paura. Se dovessi tradurre la sensazione in termini motociclistici, ti direi che è un po' come guidare per la prima volta una supersportiva con una follia di cavalli e trovarti a gestirla sull'asfalto bagnato.

Ecco. Dimentica tutto ciò. E ora seguimi.

Pensa invece alle emozioni che provi dopo un anno o due di rapporto. Quando il batticuore immotivato lascia il posto alla confidenza più totale, la voglia di condividere esperienze è al massimo e inizi a godere al 100% dell'essenza dell'altra persona. Passi al lato semplice dell'amore, insomma... Per raccontarti cosa sia il nuovo Ducati Monster 797 parto esattamente da qui.

Perché ciò che ho vissuto provandolo durante il press test internazionale Ducati in corso in questi giorni in Costa Azzurra è esattamente questo: sali in sella, giri la chiave, metti la prima, e ti sembra di guidarlo da sempre...

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Nessuno è perfetto (?)

Ma qualcuno perfetto per ognuno di noi c'è, eccome... La prima caratteristica del Monster 797 è che è facile. E quando ti parlo di facilità, non intendo "quella facilità" che le case moto associano ai modelli entry level, appioppandoli spesso e volentieri al pubblico femminile... No no. Il 797 è facile perché è intelligente. I 75 cavalli del motore Desmo 2 da 803cc di cilindrata con raffreddamento ad aria, che sulla carta potrebbero sembrare pochi, sulla strada sono godibilissimi e pronti, soprattutto ai bassi regimi. Caratteristica che rende il nuovo Monster una bomba se hai voglia di divertirti in moto bella serena, guidando senza pensieri e lontano dall'ansia di gestire l'eccesso di cavalleria (tipo la sottoscritta).

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Un "lui" che sa perdonare

Come quei fidanzati che a un certo punto decidi di sposare, il Monster 797 sa perdonare. Per intenderci, quando esci per il primo giro dell'anno, devi toglierti la ruggine dell'inverno e impieghi qualche chilometro per ricordarti cosa significhino ritmo e traiettorie, lui ti aiuta. Merito del telaio (che nel 797 torna completo) e delle sospensioni, alle quali ti viene voglia di affidare le tue pieghe senza grandi dubbi. Niente sorprese, tanta sicurezza, insomma. Durante il test, con lui ho affrontato partenze in salita, stop improvvisi, inversioni frequenti per raggiungere i punti fotografici migliori... E in tutto ciò, l'erogazione morbida, non prepotente e la frizione assistita APTC danno una grossa mano a chiunque, non solo a chi sta affrontando i primi weekend in sella. Per innamorarmi di lui sono bastati i 120 chilometri di curve che abbracciano il Massif de l'Esterél, il rilievo montuoso di rocce ferrose affacciato su uno dei tratti più magici della Costa Azzurra. Di questo anello, i 30 chilometri stretti tra il rosso della roccia e il blu del mare da Théoule-sur-Mer a Saint Raphaël (li incontri andando da Cannes a St. Tropez), prendono il nome di Corniche dell'Esterél e sono universalmente riconosciuti come una delle strade più belle del mondo. Un itinerario quota-salsedine da ricordare, magari al prossimo anniversario...

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Che bella coppia!

Aprire il gas è veramente divertente perché l'intesa tra pilota e moto è immediata. Non c'è bisogno di centinaia di uscite insieme per capire come prenderlo, complici anche un impianto frenante Brembo da sportiva "cattiva", ABS Bosch di serie e una posizione di guida particolarmente azzeccata, comoda, pur senza perdere l'impronta grintosa, con il busto un filo più alto dei modelli precedenti (quindi meno caricata sui polsi, che sulle lunghe distanze è provvidenziale) e con le pedane leggermente più avanzate. Sella? Dall'alto dei miei 165 centimetri ti dico che: A- con quella di serie, che misura 805mm da terra, tocchi tranquilla, anche perché è ergonomica, stretta e compatta, non allarga le gambe facendoti perdere millimetri d'appoggio. B- Se sei più pocket di me, tra gli optional c'è la versione di due cm più bassa. C- Se al contrario sei molto più alta, è disponibile anche quella con 25mm in più.

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Bello e possibile

La prima impressione conta, si sa. Un "lui" lo vedi, lo osservi, ti fai un'idea. Sì o no in meno di tre secondi... Nel caso del Monster 797 è un sì alla prima carezza. È leggero (175 kg a secco), ma di sostanza. La linea è quella inconfondibile del fratello primogenito, che quando fu presentato nel 1992 al Salone di Colonia sconvolse tutti. Fu la prima "nuda" sul mercato e in tanti si chiesero se si trattasse di un prototipo incompleto. Invece era una stranissima moto di serie. Bè, come spesso accade gli ingredienti del mito erano già tutti lì e il "mostro" avrebbe creato una categoria, tanto che gli elementi distintivi di quel primo coraggiosissimo lancio, sono ancora ben distinguibili sul 797: il telaio a traliccio, il serbatoio a schiena di bisonte e il gancio di bloccaggio del serbatoio vengono dal passato. Dal futuro, invece, arrivano le luci a LED, la strumentazione LCD, con tanto di Ducati Multimedia System (il sistema di connettività per smartphone che gestisce chiamate, messaggi e musica) e presa USB sottosella.

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Raccontami i dettagli

Due le versioni disponibili, 797 e 797 Plus, che si differenzia dal primo per cupolino e cover della sella del passeggero. Per entrambe le versioni i colori disponibili sono tre: White Star Silk con telaio e cerchi rossi, Rosso Ducati con telaio rosso e cerchi neri o Dark Stealth con telaio e cerchi neri. Il prezzo? Da 8.950 euro. Sì, l'amore ha un prezzo, ma in questo caso ne vale la pena...

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Detto tra noi...

Se non sei particolarmente attratta dall'idea di salire in sella vestita da giocatore di football americano e quindi, come me, sei perennemente a caccia di abbigliamento tecnico a prova di aperitivo, dai un'occhiata più attenta ai capi che ho provato durante il test. Fanno parte della linea apparel Ducati. I jeans, nello specifico, hanno protezioni sulle ginocchia e rinforzi in Kevlar sui punti di maggior sollecitazione in caso di caduta, ma il fitting è particolarmente riuscito. Provare per credere.