Per molti di noi agosto è il mese della libertà, quello in cui finalmente si può mollare tutto e mettersi in viaggio. Ma anche per chi è costretto a rimanere in città oppure opta per qualche settimana di relax al mare o in montagna, agosto è comunque un momento di vacanza, anche nel senso etimologico del termine, ovvero di vuoto. Niente routine, zero pensieri molesti, tanto spazio mentale da usare per leggere, sognare e, perché no, organizzare futuri viaggi.

Per questo abbiamo scelto una selezione di travel books (alcuni famosissimi, altri meno) che, più che delle mete precise, raccontano un modo di viaggiare, fornendo l'ispirazione per ripensare il proprio modo di andare in giro per il mondo. Eccoli qui.

1. La libertà viaggia in treno di Federico Pace (Laterza, 2016). «Il viaggio in treno non è mai solo il viaggio che si sta compiendo. Non è mai solo quel che sembra, ma sempre qualcosa di più», scrive l'autore in questo volume nel quale racconta vari spostamenti compiuti sui binari in giro per l'Europa (tra le varie tratte: Porto-Lisbona, Bergen-Oslo, Nizza-Marsiglia). Ogni tragitto si rivela un viaggio a se stante, perché il mezzo sarà anche lo stesso, ma il panorama che scorre fuori dai finestrini, i passeggeri che si incontrano e i pensieri formulati dal viaggiatore sono sempre diversi. Prima di questo, Federico Pace aveva scritto un altro libro sull'arte del viaggiare: Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza (Einaudi).

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

2. Appia di Paolo Rumiz (Feltrinelli, 2016). Un lungo cammino attraverso un pezzo di Italia, da Roma a Brindisi, lungo la antichissima via Appia. Rumiz lo fa con un gruppo di amici (guarda il video dove spiega perché ha intrapreso quest'avventura) e poi racconta nel libro la Storia dei luoghi che visita e le storie delle persone che incontra. Il giornalista è abituato ai resoconti di viaggio, in Trans Europa Express per esempio descriveva i seimila chilometri che congiungono due estremità del continente europeo: quella occidentale (Rovaniemi, in Finlandia) e quella orientale (Odessa, in Ucraina). I suoi volumi sono un invito a mettersi in marcia con gli occhi e le orecchie aperti.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

3. Piccola grande isola di Bill Bryson (Guanda, traduzione di I. C. Blum, 2016). Prolifico e divertente autori di libri di viaggio (forse avrete letto America perduta. In viaggio attraverso gli Usa oppure In un paese bruciato dal sole. L'Australia) a 20 anni da Notizie dall'isoletta lo statunitense Bryson si mette nuovamente in marcia nella sua patria di adozione, la Gran Bretagna. Qui la percorre da un punto estremo meridionale (Bognor Regis, una cittadina marittima sulla Manica) alla cima della Scozia (Cape Wrath). Pochi mesi dopo la Brexit, un modo diverso per scoprire un Paese di cui molti di noi conoscono solo la capitale.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

4. Pantelleria, l'ultima isola di Giosuè Calaciura (Laterza, 2016). Anche se parla di un luogo specifico - la meravigliosa e selvaggia isola siciliana - segnaliamo questo libro perché è uno degli ultimi usciti della collana Contromano che la casa editrice Laterza dedica ai racconti di viaggio, tendenzialmente in Italia ma non solo. Frugando tra i volumi già usciti potrete scoprire l'inedita Pompei di Ilaria e Simone Marchesi, (Live in Pompei, pubblicato quest'anno), la Toscana di Emiliano Gucci (Sui pedali tra i filari. Da Prato al Chianti e ritorno), la via Francigena di Alcide Pierantozzi (Tutte le strade portano a noi. A piedi da Milano a Bari), la Napoli di Antonella Cilento (Napoli sul mare luccica), la New York di Paolo Cognetti (New York è una finestra senza tende), la Milano multietnica di Gabriella Kuruvilla (Milano, fin qui tutto bene).

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

5. Sensi di viaggio di Marco Aime (Ponte alle Grazie, 2016). Questa è una nuova edizione, arricchita di 12 racconti, di un libro uscito una decina di anni fa e che contiene non solo resoconti di viaggi compiuti dall'antropologo, ma soprattutto suggestioni e sensazioni, come per l'appunto suggerisce il titolo. Aime, infatti, invita a visitare luoghi sconosciuti lasciandosi penetrare da odori, rumori e sapori nuovi: perché il vero viaggio non si fa con la mente, ma "si sente" con tutto il corpo.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

6. Come viaggiare da soli. Manuale di travel coaching di Francesca Di Pietro (2015, sul sito www.viaggiaredasoli.net). L'autrice è una travel coach che si occupa per l'appunto di aiutare le persone che hanno voglia di mettersi in viaggio in solitaria ad affrontare paure, dubbi e e anche questioni pratiche. Essendo lei stessa una grande viaggiatrice, qui racconta le sue esperienze e le soluzioni che ha trovato ai vari imprevisti (concreti ed emotivi) che possono capitare quando si decide di fare un'esperienza così speciale.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

7. Fuori rotta di Tony Wheeler (EDT, traduzione di L. Giacone, 2014). Tony Wheeler altri non è che Mr. Lonely Planet. L'inventore (insieme alla moglie Maureen) delle guide turistiche più usate sul Pianeta racconta qui otto sue esperienze di viaggio. Restando fedele alla distinzione tra viaggiatore e turisti, sceglie però otto mete difficili: dal Pakistan alla Colombia, da Haiti allo Zimbabwe. Perché, come scrive: «I posti che ti lasciano a bocca aperta, quelli che ti tagliano il fiato, sono spesso i luoghi meno confortevoli, amichevoli e accoglienti».

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

8. Walkaboutitalia. L'Italia a piedi, senza soldi, raccogliendo sogni di Darinka Montico (Edizioni dei Cammini, 2015). Per gli aborigeni australiani il walkabout è il rito che segna il passaggio dei maschi dall'adolescenza all'adultità e consiste nel passare alcuni mesi in solitudine nel deserto. La giovane Darinka Montico ha preso spunto da questa tradizione per compiere anche lei un rito: un viaggio dal sud al nord della nostra penisola da sola, a piedi e senza un euro. Ha camminato per sette mesi, raccogliendo i sogni delle persone che incontrava per strada. Poi è tornata, ha scritto un libro ed è pure stata invitata a tenere una Ted Conference (la puoi vedere sul suo sito). Il titolo che ha scelto per il suo intervento? I sogni non si comprano.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

9. In cerca di Transwonderland (66th and 2nd, traduzione di C. Barboni, 2015). Nigeriana e cresciuta in Gran Bretagna, Noo Saro Wiwa è figlia di un noto attivista politico assassinato quando lei era poco più che adolescente. Dopo aver passato anni senza mai tornare nel suo Paese di origine, decide di dedicarvi il suo primo libro di viaggi. E così percorre la Nigeria in lungo e in largo, con sguardo accogliente ma anche curioso ed estremamente acuto. 

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

10. Orme. Una donna, quattro cammelli e un cane nel deserto australiano di Robyn Davidson (Feltrinelli, traduzione di B. Bini, 2014). Alla fine degli anni Settanta Robyn Davidson, a 27 anni, intraprese da sola un incredibile viaggio attraverso il grande deserto australiano, camminando (con quattro cammelli e un canem al seguito) da Alice Springs fino all'Oceano Indiano. Questo libro è il resoconto della sua avventura, cui un paio di anni fa è stato anche dedicato un film: Tracks - Attraverso il deserto, interpretato da Mia Wasikowska.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

11. Città aperta di Teju Cole (Einaudi, traduzione di G. Guerzoni, 2013). Tecnicamente non si tratta di un libro di viaggio, bensì di un romanzo ambientato principalmente a New York (con una deviazione verso Bruxelles). Ma il protagonista Julius ha una caratteristica che lo accomuna ai grandi viaggiatori: lui ama fare lunghi giri a piedi per la città, scegliendo ogni giorno itinerari diversi, scoprendone aspetti sempre nuovi e aprendosi agli incontri più sorprendenti. Lo scrittore americano di origine nigeriana (che è anche fotografo) ci fornisce un ottimo esempio di come ogni luogo possa essere "esplorato" anche se non si tratta della foresta amazzonica.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

12. Wild di Cheryl Strayed (Piemme, traduzione di S. Puggioni, 2012). Dopo la morte della madre e la fine del suo matrimonio, a 22 anni Cheryl pensa che per lei sia tutto finito. Come reazione a questo annichilimento esistenziale decide di prendere zaino e scarponi e mettersi in marcia. Percorrerà a piedi 1.100 miglia che la porteranno dalla California allo stato di Washington attraverso una famosa strada di montagna conosciuta come Pacific Crest Trail. Il tutto da sola. Un viaggio di scoperta e rinascita di cui parla in questo suo memoir da cui l'anno scorso è stato tratto il movie omonimo con Reese Witherspoon.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

13. Mangia, prega, ama di Elizabeth Gilbert (Rizzoli, traduzione di M. Crepax, 2011). Quando Liz si rende conto che la sua (apparentemente impeccabile) vita newyorchese le sta stretta e non la rende felice, prende una decisione drastica: se ne andrà per un anno in giro per il mondo alla ricerca di sé. Se avete visto il movie interpretato da Julia Roberts conoscete il seguito: Liz sbarca a Roma dove scopre i piaceri della buona cucina, poi si reca in India dove incontra la meditazione, infine approda in Indonesia dove trova l'amore. E un po' di pace per la sua anima irrequieta.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

14. La mente del viaggiatore. Dall'Odissea al turismo globale di Eric J. Leed (Il Mulino, traduzione di J. Mannucci, 2007). Questo non è un libro di viaggio ma sul viaggio: l'autore infatti indaga su come è cambiato l'approccio a questa attività nel corso dei secoli, per spiegare in che modo si è arrivati al turismo, alla concezione cioè dello spostamento non solo come necessità, ma come piacere. Una riflessione interessante per tutti quelli che sentono una spinta incontenibile ad andare "altrove" e non sanno perché.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

15. L'infinito viaggiare di Claudio Magris (Mondadori, 2006). Ciò che fa di questo libro un classico imperdibile per i lettori/viaggiatori non sono tanto i resoconti di viaggio stilati dallo scrittore (che non sono sempre avvincenti), ma la straordinaria prefazione in cui Magris riflette sul significato del viaggiare. Ci aiuta - per esempio - a prendere consapevolezza di cosa vuol dire varcare una frontiera e andare verso l'ignoto: non solo nel viaggio, ma anche nella vita e nella scrittura.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

16. Un indovino mi disse di Tiziano Terzani (Tea, 1995). Nel 1976 a Hong Kong un indovino aveva avvertito il giornalista: salire su un aereo nel 1993 avrebbe potuto costargli la vita. Una volta arrivato l'anno in questione, Terzani decide di prendere per buona la profezia e approfittarne per girare l'Estremo Oriente (tra Cina, Thailandia, Laos...) a piedi. Tra i tanti, bellissimi resoconti di viaggio scritti dal giornalista toscano, questo è forse il più appassionante.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

17. Latinoamericana di Ernesto Che Guevara (Feltrinelli, traduzione di P. Cacucci e G. Corica,1993). Nella primavera del 1952 il futuro rivoluzionario è uno studente di medicina che un giorno decide di partire da Buenos Aires con l'amico Alberto Granado. Mezzo di locomozione: una vecchia moto battezzata Poderosa. I suoi appunti di viaggio ci restituiscono l'immagine di un'America Latina poverissima e di un ragazzo attento osservatore delle ingiustizie sociali. Forse è proprio da questa esperienza che nasce la sua decisione di farsi paladino di un mondo più equo. Nel 2004 da Latinoamericana è stato tratto il movie I diari della motocicletta con Gael Garcìa Bernal.

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

18. In Patagonia di Bruce Chatwin (Adelphi, traduzione M. Marchesi, 1982). Insieme a Le vie dei canti, resoconto di un'esperienza tra gli aborigeni australiani, In Patagonia è uno dei libri più mitici nell'ambito della letteratura di viaggio. Chatwin lo pubblicò nel 1977 e da allora non ha mai smesso di essere letto. Anche se parla di un luogo specifico è difficile considerarlo un semplice volume sulla Patagonia: è più che altro il diario di un'avventura esistenziale, fatto da un uomo che credeva profondamente nell'imprescendibilità, per l'essere umano, del nomadismo. 

immagine non disponibilepinterest
Getty Images