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Caterina, la protagonista di Raccontami ancora di noi, porta un cognome importante: De' Medici. A pronunciarlo in pubblico si vergogna un po': è abituata a essere presa in giro.
Così quando il suo scrittore preferito, il fascinosissimo Robert Della Rovere, le chiede a chi deve dedicare il libro che lei gli ha porto alla fine di una presentazione, Caterina fa tremare la voce e abbassa lo sguardo.
E cosa fa a quel punto lui, l'idolo di migliaia di lettrici che sotto la pioggia si sono messe in fila, fuori da una libreria milanese, per incontrarlo e ottenere un suo autografo? Lui che fino a quel momento non ne ha degnata di uno sguardo nemmeno una? Robert Della Rovere si sofferma su di lei e sentenzia: «Non abbassare gli occhi. Hai un nome nobile e non devi vergognartene, Caterina». Lei, che già tremava di emozione da prima, perde completamente la lucidità. Lui cerca di invitarla a bere un caffè, lei balbetta una scusa e scappa via, dimenticando tra l'altro il proprio libro con dedica.
Insomma: già così sarebbe la trama di un sogno, più che di un romanzo. Ma Giulia Besa, classe 1990 e al suo secondo libro, va oltre. E fa in modo che Robert, per conquistare la timida Caterina, usi l'arma che meglio conosce: la penna. Iniziando a scrivere una storia dedicata proprio a loro, che le fa recapitare invitandola a rivedersi.

Insomma, avrai capito: questa è una storia che di realistico non ha praticamente niente, ma che è perfetta, proprio perfetta, per far sognare un po' le amanti della lettura.