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Per parlare di questo libro non inizio citando l'incipit, come sarebbe logico, bensì le tre righe finali: «Il giorno più felice della mia vita non sarà quando e se mi sposerò, ma il giorno in cui mi permetterete finalmente di sognarlo».

Nessuno spoiler: nelle parole con cui Sebastiano Mauri conclude il suo pamphlet ne è racchiuso tutto il senso. Ovvero smontare  - con ironia -  i più diffusi luoghi comuni che ancora impediscono, nel nostro Paese, che il matrimonio tra persone dello stesso sesso sia considerato cosa buona e giusta.
Inclusi quelli che riguardano la natura (cui l'omosessualità sarebbe "contraria") e la religione. In particolare, il capitolo in cui l'autore cita certi passaggi della Bibbia che non si distinguono certamente per pacifismo, è esilarante.

Tra riflessioni e sorrisi, è inevitabile chiudere questo libro domandandosi, con sincero stupore: ma davvero crediamo (soli in Europa insieme alla Grecia) che sia giusto impedire a due persone che si amano di coronare - legalmente - il loro sogno?