Il 26 giugno del 1997 usciva nel Regno Unito Harry Potter e la Pietra Filosofale e da lì abbiamo capito che il mondo si divide in babbani e maghetti e tutti avevano bisogno di Harry Potter, della scuola di Hogwarts, della casata di Grifondoro e di Silente. La scienza inoltre dice una cosa che in fondo abbiamo sempre saputo: Harry Potter ti rende una persona migliore.

Nel 2014 è stato condotto uno studio da un gruppo di ricercatori italiani guidati dal professor Loris Vezzali dell'Università di Modena e Reggio Emilia in Italia. L'obiettivo era capire se i libri della saga sapessero infondere empatia nei bambini. E la risposta è stata positiva. Questo avverrebbe perché, secondo gli studiosi, nei volumi i personaggi appartengono a gruppi stigmatizzati (come i babbani, i mezzo sangue o i maghi) che si oppongono tra di loro. I babbani sembrano apparentemente gli esclusi e quelli più sfortunati, ma, a guardare bene, nel gruppo dei maghi esiste un Lord Voldemort che fa capire come il male sia trasversale. La lettura, quindi, insegnerebbe ai bambini a superare i pregiudizi. I loro studi, condotti su un campione di ragazzi, hanno dimostrato come i passaggi dei libri connessi alle analisi delle relazioni di gruppo abbiano migliorato gli atteggiamenti verso gli omosessuali negli studenti delle scuole superiori italiane o anche verso gli immigrati. La ricerca guidata dal professor Vezzali suggerisce che la lettura di romanzi, quella che implica un impegno che prevede l'analisi di complessità sociali, culturali e psicologiche della vita, può avere un impatto positivo sullo sviluppo della personalità e sulle abilità sociali. Questo unito all'ambiente in cui si cresce, alla famiglia, alle credenze religiose e ai rapporti con i genitori e i coetanei. Dici che la scienza ci ha azzeccato?

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Inoltre, nel 2005 il Guardian scriveva che, secondo il sondaggio condotto, l'84% delle insegnanti pensava che il piccolo maghetto avesse avuto un impatto positivo sulle abilità di lettura dei bambini.

Comunque c'è un'altra buona notizia connessa. In totale sono state vendute 450 milioni di copie e il libro è stato tradotto in 60 lingue. In pratica, dall'Alaska alla Nuova Zelanda, la probabilità di incontrare un lettore di Harry Potter è molto alta. Qualcuno direbbe che ha segnato un'epoca perché sono stati molti i ragazzi che si sono ritrovati nelle avventure di Harry, nei suoi problemi adolescenziali, nelle sue relazioni, nelle sue nevrosi e nelle sue battaglie contro i nemici. Va bene, lui aveva come nemico speciale Lord Voldemort, ma ognuno di noi ha sempre pensato che ci fosse un Lord Voldemord nascosto dietro l'angolo, giusto?

E, poi, chi di noi non ha avuto accanto un'Hermione Granger a fare sempre la prima della classe?