Torna in libreria Gioia Lieve, la protagonista di Non chiedermi come sei nata, primo romanzo della giornalista Annarita Briganti, uscito l'anno scorso. Se al suo esordio Gioia era alle prese con il desiderio di maternità (e per questo decideva di tentare, con tutte le difficoltà del caso, la strada della fecondazione assistita), in questo sequel dal titolo L'amore è una favola (Cairo, € 13) la troviamo sempre più impegnata nel suo lavoro e nella ricerca dell'amore. Ne abbiamo parlato con l'autrice.

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Per chi non ha letto il tuo libro precedente: chi è Gioia Lieve?

«È una giornalista culturale freelance – ovvero precaria – e una scrittrice che sta pubblicando i primi libri. Vive a Milano, che è la sua città adottiva, ma viaggia molto. Nel mio nuovo romanzo c'è Napoli, la città d'origine di Gioia e di Guido – l'Artista che cambierà la sua vita –, Sorrento, dove si svolgono le scene cruciali, Roma, Torino, Parigi e chi più ne ha più ne metta. La protagonista, che è il mio alter ego, fa quel tipo di giornalismo che anch'io amo: va a vedere le cose per raccontarle. Gioia è una donna vera, che crede nei valori, che cerca di imparare dagli sbagli, che non si farebbe mai photoshoppare una foto e non nasconderebbe mai i chili in più, al limite ci scherzerebbe sopra con ironia. Detesto i personaggi femminili finti. Abbiamo tutti, donne e uomini, forza e debolezze. Lei è brava a tirare fuori la grinta, a rialzarsi, a puntare in alto e a realizzare i suoi sogni. Sto imparando molto dalla nostra convivenza, tra realtà e fiction».

Il titolo fa riferimento alle favole e Gioia dice spesso: "Voglio la favola!". Ma non esiste un'età in cui sarebbe più saggio smettere di credere nelle favole?

«Il titolo è anche ironico. L'amore è una favola, qualche volta. L'amore è anche sesso, fa parte della vita, sia io sia la protagonista lo viviamo in modo naturale: la portata erotica del capitolo 13 mi è stata chiara solo dopo la pubblicazione. La vita è una favola se ci credi e non penso che esista un limite d'età, anzi, dovremmo tutti restare fanciullini dentro. Siamo cresciute con Pretty Woman che rifiuta un rapporto insoddisfacente per inseguire la favola, perché crede di meritare di più e alla fine ottiene quello che vuole. Anche Gioia capisce, a sue spese, che non bisogna accontentarsi, in nessun ambito dell'esistenza. A un certo punto, nella parte finale del libro, c'è un "Decalogo dell'amore" che sta risolvendo la vita sentimentale di molti lettori. Vivendo con maggiore rispetto di noi stessi e degli altri - i famosi valori - i desideri si avverano».

Questo è un libro sull'amore. Ma affronti anche il tema dello stalking: Gioia ha qualcuno che la perseguita e la spaventa, ma non sa chi è. Come si affronta una minaccia così, specialmente se si è single?

«Anche questa parte di L'amore è una favola nasce da un'esperienza reale. La prima sensazione, quando si subiscono le attenzioni ossessive di qualcuno, è di andare nel pallone. Paradossalmente ci si isola ancora di più, proprio nel momento in cui si avrebbe più bisogno di aiuto. Nel romanzo cito una frase di Lucia Annibali: "Le donne vittime di stalking hanno un grande vuoto dentro". Gli esperti con cui ho parlato, per essere più accurata negli aspetti psicologici dei personaggi, mi hanno confermato che gli stalker non scelgono a caso le loro prede. Qualche consiglio pratico sperimentato di persona: togliere il nome dal citofono e dall'elenco telefonico, bloccare i molestatori sui social al primo dubbio sulla loro condotta, chiedere una mano a qualcuno di fidato. Il libro è anche un inno all'amicizia tra donne. Gioia e le sue amiche formano una mini lobby al femminile, in senso buono: il club del "cerchietto magico". Credo molto nel girl power, nell'unione che fa la forza».

Nel libro si citano film, libri, canzoni. Nei momenti bui cos'è più terapeutico?

«Dovendo scegliere metto sempre i libri al primo posto. Ora sto leggendo, in inglese, il nuovo romanzo di uno dei miei scrittori preferiti, l'americano Jonathan Franzen: Purity. Vorrei farmi un nuovo tatuaggio e questa parola, Purezza, è in pole position».

Dove potete incontrare Annarita Briganti prossimamente:

- A Milano, alla libreria Il mio Libro, giovedì 12 novembre alle 18.45

- A Biella, alla libreria Giovannacci alle 11.30

- A Trezzo sull'Adda (Milano) alla libreria Il gabbiano il 25 novembre alle 21 per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne