Anche tu sei una top reader e combatti giorno per giorno contro l'horror vacui che ti prende alla parola "fine" del libro che hai tra le mani? Allora ti riconoscerai in almeno una (o in tutte, nei casi più gravi) tra queste sei sintomatologie post-lettura che dimostrano che (forse...) sei da book-rehab.

1. L'astinenza da libreria
Per me è la cosa peggiore: finito un libro, mi fionderei senza passare dal via nella prima libreria/edicola/chiosco di libri usati (e solo perché non ho il dono dell'ubiquità non li saccheggio in contemporanea). Peccato che tra un romanzo e l'altro abbia già fatto incetta di raccolte allegate alle riviste, occasioni da supermercato, prestiti di amiche e chi più ne ha più ne metta.

2. I love shopping
Come se non bastassero le meravigliose librerie, anche tematiche (a Milano ad esempio ci sono la Libreria della Moda, quella del Mare e l'American Bookstore), che trovi nella tua città, ci si è messo pure l'e-commerce. Braseresti la tua carta di credito per poi passare senza battere ciglio a quella che hai nel congelatore, genere Rebecca Bloomwood in I Love Shopping? Ahi ahi ahi, bollino rosso.

3. Celo-celo-manca

Come ha avuto modo di scrivere J. D. Salinger: "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira". Quando un libro mi piace, appena finito vorrei leggere/sapere tutto di quello scrittore. Chi lo direbbe che mi fregio di conoscere tutta l'opera omnia di Charles Bukowski? Oltre, naturalmente, a quella di Jane Austen!

4. Il peso della cultura

È vero, una ciliegia tira l'altra. Ma cosa succede se, invece del succoso frutto rosso che nasce "in coppia", parliamo di tomi da centinaia (e centinaia) di pagine? Thomas Mann, Carlo Emilio Gadda, Roberto Bolano, ma anche J. R. R. Tolkien, per citarne alcuni, sono autori che vanno presi tutt'altro che sottogamba (oltre che armati di una buona dose di diottrie...). Il mio trucco per evitare abbassamenti della vista da caratteri minuscoli, ma anche per decomprimere e alleggerire se il volume ha concetti molto complicati è il seguente: al libro impegnativo o al saggio con i passaggi da far "fumare" il cervello, alterno il newsmagazine che mi racconta tutto quello che succede nel mondo oppure il romance che va per la maggiore in quel momento: anche se è in tre volumi, quello si legge agilmente.

5. O leggi, o ne parli
Il problema di chi legge molto è che spesso non ha tempo di parlare del romanzo che ha appena finito, perché deve subito cominciare quello che ha già opportunamente preparato sul comodino. Questo non impedisce, come ha avuto modo di chiosare Oscar Wilde, di "essere sempre dell'opinione dell'ultimo libro letto". Se ti capita, in spiaggia oppure sui mezzi pubblici, di trovare qualcuno che sta leggendo proprio il libro che hai appena finito, probabilmente metti da parte la buona creanza e ti butti a pesce chiedendogli cosa ne pensa, se gli sta piacendo o se quel best seller di cui tutti parlano si sta rivelando una delusione. Giusto? A me è successo! Ed è divertentissimo scambiare opinioni con degli estranei su qualcosa che vi accomuna. Occhio però alle spoilerate: rischi di rovinare (o farti rovinare nel caso opposto) la sorpresa del finale, o meglio il finale a sorpresa.

6. Snobismo no grazie
Spesso chi legge molto si sente parte di un gruppo di eletti modello "loggia del leopardo": quasi come se gli altri, quelli che non leggono o leggono poco, non fossero degni di essere considerati. Errore! Come novelli missionari delle pagine all'inchiostro, suggerisco di distribuire i libri appena finiti tra parenti & conoscenti, di fare proseliti sul romanzo semi-sconosciuto che è stato una vera e propria sorpresa, di spargere il verbo senza risparmiarsi. I libri, come tutte le cose belle, vanno regalati, dati in prestito, e a volte... anche dimenticati! Pazienza se quel libro non vi verrà mai restituito, vuol dire che qualcun altro godrà della sua lettura: e non è bellissimo? Ho la casa piena di ex libris, timbrini, foglietti da appiccicare, ma non ne ho mai usato uno. Però ricordo esattamente le persone a cui li ho prestati. Vuoi mettere la soddisfazione di scambiarsi opinioni su un libro appena letto? Non ha prezzo!