Quante di noi hanno sperato almeno una volta nella vita di trasformare i propri sogni in realtà? Louis Aymonod, valdostano doc ci è riuscito, e a soli 21 anni. È lui infatti il vincitore del contest lanciato da Lenovo e IED Istituto Europeo del Design ai 10.000 studenti di tutte le sedi europee dell'ateneo che si sono sfidati nella progettazione di una cover per il nuovo Yoga 920 Glass.

«Siamo un'azienda dinamica ed energica, sappiamo che sono i giovani talenti che disegneranno il futuro. Abbiamo per questo chiesto ai ragazzi di realizzare una cover per il nuovo prodotto della linea YOGA, una linea realizzata per i trendsetter, i millenials, con un'attenzione particolare al design», afferma Remi Saint Jean, Brand and Retail Manager (EMEA) di Lenovo, «E chi meglio può capire i millenials dei millenials stessi?».

Con più di 130 partecipanti, il concorso ha visto tra i finalisti una varietà incredibile di provenienze: tra russi, cinesi e sudamericani però a trionfare è stato un italiano. «All'italianità teniamo molto, siamo un network 100% made in italy», afferma Camillo Albanese professore e art director del concorso, «questo non toglie che il 35% dei nostri studenti siano stranieri, in progetti come questi è la diversità che fa la ricchezza». Che poi è anche il motto di Lenovo, different is better. «Il progetto non nasce solo per il mercato italiano, l'obiettivo era avere un prodotto che parlasse a tutti indistintamente, ovviamente l'esperienza di design italiana esiste ed è importante», aggiunge Saint Jean. E in questo caso ha fatto la differenza.

Il nuovo Yoga 920 è stato lanciato dal brand in occasione della Fiera internazionale dell'elettronica di consumo di Berlino ed è proprio qui che Louis ha visto per la prima volta il "suo" Yoga 920 Vibes terminato. "«È stata un'emozione fortissima, se penso che il mio primo computer in assoluto a 7/8 anni è stato un Lenovo e io allora non sapevo neanche cosa fosse: vedere qui il mio progetto realizzato mi ha lasciato senza parole», afferma il ventunenne.

Scegliere il vincitore non è stato facile, il livello dei lavori degli studenti è stato incredibilmente alto ed ha stupido sia la parte di commissione composta dai professori dello IED che quella dei designer e del top management di Lenovo. A concedere la vittoria a Louis però due cose fondamentali: l'abilità del prodotto di parlare a tutti senza distinzioni di sesso, età o nazionalità e l'estrema ricerca alla base.

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Louis Aymonod, vincitore del contest lanciato da Lenovo e IED Istituto Europeo del Design

«Per prima cosa ho voluto capire come sarebbe stato il computer, era importante che grafica e macchina parlassero lo stesso linguaggio, doveva sembrare che il prodotto fosse stato concepito da una sola mente», precisa Louis. «Se la fase di ricerca è fatta bene metà del lavoro è fatto», aggiunge Albanese. Come in ogni cosa, hard work pays off.

Ma non solo duro lavoro, quella che si vede negli occhi di Louis è la passione per ciò che si fa, lo dimostrano le sue stesse parole: «Fin da bambino mi piaceva passare il tempo a costruire oggetti e un certo punto mi sono detto, non voglio fare un lavoro troppo matematico come l'ingegnere ma neanche specializzante come l'artigiano, lì ho scoperto la figura del designer. Un inventore in grado di creare qualcosa di nuovo fondendo tecnica, mente e tecnologia. Lenovo mi ha dato la possibilità di metterlo in pratica».