Vai al contenuto

La startup è femmina! 10 donne tutte da tenere d'occhio nel 2017

Il sito di Girls in Tech, un social network focalizzato sull'empowerment al femminile, ha messo insieme una lista di donne che in Italia stanno facendo parlare delle loro startup. Si va dalla moda alla salute

By
startup donne italia 2017pinterest
Getty Images

Il sito di Girls in Tech, un social network focalizzato sull'empowerment al femminile che ha lo scopo di incoraggiare e sostenere la crescita, lo sviluppo e la formazione di realtà nel settore della tecnologia e nel mondo imprenditoriale, ha pubblicato una lista di 10 donne tutte d'un pezzo che in Italia si stanno facendo valere con le loro startup.

Alcune volte sono giovanissime, altre vengono da esperienze di lavoro in grandi aziende. Tutte hanno uno scopo simile: portare a valore la propria idea, che è anche una passione, e farsi imprenditrici di se stesse. Un sogno che diventa realtà!

Abbiamo raccolto i loro nomi e le loro idee, perché è molto probabile che nel 2017 (e anche dopo) tu senta parlare di loro:

Alessandra Antonetti, la startup per la Wearable Technology

Alessandra Antonetti è architetto e ha conseguito un Master presso lo IAAC di Barcellona in Advanced Architetture. Da sempre è un'appassionata di IoT, Internet of Things, e Wearable Technology, ovvero la tecnologia indossabile che sta alla base di accessori come l'iWatch.

Il suo obiettivo, quando ha creato il dispositivo AriaWearables, era quello di creare un oggetto che fosse in grado, non solo di tracciare e registrare i dati del corpo per controllarne attivamente la temperatura, ma anche connettere i dati per poter prevenire, predire e personalizzare la medicina

Insomma, una tecnologia che si adatta alle esigenze e migliora la qualità della vita.

Daniela Bertero, la startup per i tessuti

Daniela Bertero prima di lanciarsi nel mondo delle startup ha fatto esperienza in grandi aziende legate alla moda. 

Poi ha deciso di portare avanti la sua passione per il fai da te e il bricolage. Così ha fondato TheColorSoup, una piccola azienda che stampa il tessuto preferito in base alla tua idea. Tutto viene prodotto ad Alba, in Piemonte, e il mercato si sta allargando anche all'estero dove i prodotti di manifattura italiana sono sempre più richiesti.

Insomma, se vuoi una casa, un guardaroba e degli accessori con tessuti personalizzati, il tuo sogno può realizzarsi.

Valeria Cagno, la startup per il raffreddore

Valeria è una virologa, ha 29 anni, studia in Svizzera ed è ricercatrice presso l'Università di Ginevra e l'Ecole Polytechnique Federale di Losanna. Già così sembra un'eroina, ma la cosa va oltre.

Nelle sue ricerche si è accorta che gli ossisteroli, molecole di origine fisiologica naturalmente prodotte dal nostro corpo, hanno funzione antivirale e vanno in soccorso quando c'è un'infezione in corso. Soprattutto quando si tratta del rhinovirus, la principale causa dei raffreddori.

Risultato? Ha fondato Panoxyvir, la startup si propone di sviluppare il primo spray nasale per la prevenzione e cura del raffreddore a base di ossisteroli. 

Sembra impossibile, ma finora nessuno aveva realizzato un farmaco attivo contro il raffreddore, specificatamente.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito

Marianna Chillau, la startup per le offerte

Cominciamo così: hai presente quei coupon con gli sconti che trovi sulle riviste o sui volantini? Bene, qualche volta i brand che li emettono non capiscono se i clienti li utilizzino davvero e se quella campagna per fidelizzare il cliente e offrirgli delle offerte esclusive ha funzionato.

Marianna Chillau, con un'esperienza in siti e-commerce, ha individuato il problema e ha deciso di andare in soccorso alle aziende che volevano crearsi un bacino di clienti attraverso la sua startup Transactionale. Lei, insieme al suo team, fanno in modo che le aziende possano digitalizzare il coupon sharing per premiare i clienti e acquisirne di nuovi.

Trovato il problema, trovata la soluzione!


Mary Franzese, la startup per il dispositivo salvavita

Mary Franzese nel 2013 entra nel team Neuron Guard e ne diventa cofondatrice nel 2014. 

L'azienda comincia subito a occuparsi di un dispositivo salvavita per i danni cerebrali. Si tratta di un collare refrigerante, che nelle intenzioni dovrebbe essere a disposizione sul luogo dell'incidente, collegato a una unità di controllo esterna per una gestione mirata e controllata della temperatura, con significativa riduzione del danno.

L'obiettivo per il futuro è quello di trasformarlo in un defibrillatore automatico dei danni cerebrali per posizionarlo come kit in tutti i luoghi pubblici e agire tempestivamente.

Roberta Musarò, la startup per ricordarsi le terapie

La startup di Roberta Musarò nasce da un'esperienza personale: 2 anni fa suo padre ha avuto un attacco ischemico a causa di una mancata regolarità nel seguire le terapie anticoagulanti prescritte dal medico. 

Facendo qualche ricerca, Roberta si è accorta che il problema era meno raro di quanto si immaginasse: ogni anno oltre 20 milioni di persone nel mondo vengono ricoverate per questo motivo.

Ha creato così Memio per ricordarsi tutti i medicinali della terapia in corso.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito

Marianna Poletti la startup per cercare lavoro

Cercare lavoro, si sa, è un lavoro e Marianna Poletti ha elaborato un progetto perché la ricerca premi in qualche modo il merito e le aziende, come chi cerca lavoro, possano trovare il meglio per loro. 

Just Knock è la sua startup ed è creata in modo che c sia na sezione in cui vengono pubblicate le offerte, Job Call, a cui rispondere e una sezione, Basket Ideas, in cui i candidati possono proporre delle idee di lavoro alle aziende per cui vogliono lavorare. Queste idee poi vengono presentate in forma anonima, perché le aziende le possano selezionare in base al loro effettivo valore.

Le aziende partner sono già 25.

Monica Regazzi, la startup per il mercato immobiliare

Monica Regazzi, laureata in Bocconi, ha cominciato lavorando alla JP Morgan e poi alla Boston Consulting Group. 

Dopo qualche anno, però, ha mollato e ha deciso di lanciarsi da sola nel mondo dell'imprenditoria con la sua startup Homepal, un marketplace per compravendita e affitto tra privati che non prevede l'intermediazione delle agenzie.

Catriona Wallis, la startup per imparare

Catriona Wallis è australiana e nel 2013 si trasferisce in Italia. Qui, nel 2014, fonda Colto, una startup per invogliare i bambini a imparare.

Attraverso i suoi figli, infatti, si era resa conto come fosse facile e intuitivo per loro l'uso dell'iPad.

Così in collaborazione con Highlights for Children, un gigante dell'editoria USA, ha realizzato il suo progetto educational, con app come Highlights Shapes e Highlights Monster Day, che hanno un design con tanti bei mostriciattoli che rendono tutto molto più divertente.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito

Nicole Bouris, la startup per il food take-away

Madre italiana, padre libanese e laurea in economia alla Bocconi. Altro? Sì, una passione per il cibo che l'ha spinta a migliorare il servizio dei food take-away o dine-in. Se in pausa pranzo hai voglia di andare al parco (o in qualunque altro posto) e mangiare del sushi senza fare la fila al ristorante e alla cassa, Praesto, la sua startup ti aiuta a realizzare il tuo desiderio ordinando prima ed evitando inutili step. 

Il team conta su un dipartimento tecnico di 5 persone che insieme a Nicole e Andrea, che si occupano del marketing, si stanno muovendo per prendere sempre più piede per arrivare ovunque, a qualsiasi ora.

Watch Next
 
preview for ROS DYNAMIC JUKEBOX COSMO

Life

vasco rossi figlio lorenzo saluta madre gabriella

Il figlio di Vasco saluta la madre su Instagram

duffy molestie instagram

Duffy torna e racconta le molestie subite

ph albertofeltrincom
Da Cosmopolitan per Nike

Find Your Feel: il podcast di Nike

altoparlanti bluetooth

Come scegliere i migliori altoparlanti bluetooth

Pubblicità - Continua a leggere di seguito
Pubblicità - Continua a leggere di seguito