Il Sundance Film Festival 2016 ha avuto la sua edizione migliore quest'anno a Park City, tra glamour e sciate nello Utah, ma anche per le vendite di film, quotati milioni di dollari. Una chiara rivincita del cinema indie e delle grandi storie. 

Uno dei mattatori più scatenati della manifestazione è stato l'attore Ewan McGregor (nel 2016 è stato nominato ambasciatore della Go Campaign), che, molto affiatato insieme all'amico Don Cheadle e alla bellissima attrice Emayatzy E. Corinealdi, ha presentato Miles Ahead, il film su Miles Davis. 

Insieme hanno intrattenuto gli ospiti durante il party della Sony Pictures, nel grande spazio della Samsung dove diverse altre star – tra cui Adrian Grenier, Elijah Wood, Ellen Page e altri –hanno provato la realtà virtuale con le migliori tecnologie. 

Ewan McGregor con un cappello in stile molto "montano glamour" ha posato e scherzato perfino con alcune fan che gli hanno chiesto qualche fotografia insieme ed è rimasto con gli altri attori del cast fino all'una del mattino. 

Harvey Weinstein ha festeggiato qui il suo annuale Weinstein Sundance Bowl Football Party, con John Legend e il film Sing Street. Qui è intervenuta pure Riley Keough, la nipote di Elwis Presley, modella e attrice, al Sundance in Lovesong e The Girlfriend Experience

Ellen Page, molto allegra e di buon umore, ha provato la realtà virtuale tirando palle di neve contro uno schermo, mentre ha spiegato la sua scelta di recitare in Tallulah, dove è una ragazza homeless che rapisce una bambina di una mamma ricca e alcolizzata. 

Adrian Grenier, al festival col film Trash Fire, ha sfoggiato nella lounge il suo nuovo Samsung Gear 2S, mentre ha organizzato una cena intima con Dell e un party per gli amici per sostenere The Lonely Whale Foundation, la sua fondazione a favore delle balene. 

Impegnato in prima linea anche Matt Damon, che oltre ad aver fatto record di incassi con la vendita a Netflix del da lui prodotto Manchester by the Sea (con il bravissimo Casey Affleck, fratello della star Ben, e considerato l'uomo più "hot" del festival), ha partecipato a una conversazione nello spazio di Stella Artois (che per l'occasione ha realizzato bicchieri per la birra dal design trendy) insieme a Gary White, co-fondatore della campagna Water.org.  Oltre a concedere interviste su un piccolo esclusivo tappeto rosso, si è dichiarato disposto a rispondere a qualsiasi tipo curiosità, rivelando particolari della sua vita familiare, sul rapporto felice con la moglie e le sue figlie, già "piccole fearless". 

Tutta la movida ha fatto su e giù per i locali di Main Street, in particolare tra il Rock and Reilly's Irish Pub (al 427), bazzicato da Kristen Stewart (star in Certain Women), Lena Dunham (che ha lanciato il documentario Suited e perfino una campagna a favore della parità di diritti per le donne e del sesso libero nel locale The Spur, con oltre 400 ospiti che hanno tentato inutilmente di "imbucarsi"…), Justin Long, Daniel Radcliffe, John Krasinksi, Kate Beckinsale e addirittura il serio giornalista Anderson Cooper, qui per il documentario sulla madre,  Gloria Vanderbilt. La festa è continuata poi nello spazio Variety & Fandango, sponsorizzato da Dockers e Woolrich, dove le celebrity hanno concesso interviste, quello della boutique di Canada Goose che ha vestito le star contro l'imperversare di freddo e neve, il ristorante di Robert Redford Zoom, con attigua la zona di Acura. Lo Stein Eriksen Lodge Deer Valley è stato, invece, il posto più "hot" per andare a sciare su piste favolose tra case di vacanza di molte star come Mel Gibson oppure per andare al ristorante e a bere cocktail in tema con le pellicole del festival. 

Chloë Sevigny, in ben due film Love & Friendship e Antibirth, è stata la più trendy e la "reginetta" del Sundance, con un abbigliamento perfettamente glamour tra le nevi, e si è divertita a fare shopping con la sua amica di una vita, l'attrice Natasha Lyonne. Chloë è diventata perfino la madrina del premio The Horizon Award, organizzato tra gli altri dal produttore Cassian Elwes, a sostegno di giovanissime studentesse che vogliono diventare registe, con una festa al Village di The Lift.  

Chase Sapphire, oltre ad avere uno spazio aperto al pubblico per incontrare le star in discussioni e panel, ha ospitato diversi party, tra cui quello del film Captain Fantastic con Viggo Mortensen, un po' invecchiato, ma sempre affascinante, quello di Swiss Army con Daniel Radcliffe che ha improvvisato battute sul fingersi morto con Paul Dano (inseparabile e innamoratissimo sempre della fidanzata Zoe Kazan, la nipote del famoso regista Elia) e ha consigliato di tenere d'occhio per il suo talento la collega Mary Elizabeth Winstead. 

Superhot Lily-Rose Depp, figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, che ha dimostrato di sapere cantare benissimo nel film Yoga Hosers, insieme al nuovo idolo delle teenager Austin Butler, alla bella Harley Quinn Smith e al socievole Justin Long. 

Pure Alison Brie, in Joshy, si è fatta notare una delle più simpatiche con i fan. La star più scatenata è stata Elijah Wood che ha improvvisato il karaoke a una festa cantando "Shake It Off" di Taylor Swift. 

Ora non ti rimane che curiosare tra le foto della nostra gallery per scoprire tutte le star avvistate ai party del Sundance Film Festival:

Sundance Film Festival: le foto più cool delle celeb ai party