Si spengono le luci e, con una soundtrack elettronica e ipnotica, si apre l'attesissimo Versace show: sfilano tailleur neri con la gonna lunga solcata da un profondo spacco, giacche impeccabili, completi scuri con bordature bianche a contrasto, tubini in macro maglia traforata, d'ispirazione sportiva, portati su crop top e mini.

Da Maria Carla Boscono a Isabeli Fontana, tutte le top sono schierate qui, sinuose sui sabot di vernice o sandali con "manetta" alla caviglia con tacco geometrico in plexi. C'è una nuova freschezza in passerella, in un crescendo che trionfa nei miniabiti ad A, resi spettacolari da tagli geometrici e sforbiciate che fanno sembrare gli orli sospesi, in una danza sensuale che lascia scoperte parti del corpo femminile.

Sparisce quasi del tutto la medusa ma torna il decoro a greca, uno dei capisaldi della maison, in versione stilizzata, sintetica, geometrica, anche in macrozigzag su abitini che abbinano il rosa bubble gum al rosso ciliegia, il turchese all'arancio e al silver.

Si sa, Donatella Versace ha amici rockstar, veste attrici di Hollywood, rende supersexy le icone sui red carpet. Ma qui, di fronte alle sue creazioni per la primavera estate 2015, si intuisce che farà sentire anche le donne normali delle celeb.

Grazie al suo talento, al suo gigantesco quoziente di glamour: i suoi vestiti hanno potere, sono scatole magiche che, puf! trasformano la donna in una dea. E, davanti alla carrellata di abiti finali lunghi, modulati su favolose asimmetrie, o ai minidress con dettagli in metal mesh, la maglia metallica che ha reso epico il marchio, ci si sente più felici, conquistate da quella bellezza, sedotte da quelle linee perfette, pronte a sentirsi star. Almeno per una notte...

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