C'è stato un tempo in cui il buio del cinema (o del salotto) è stato galeotto. Certo, perché tutto funzionasse come un meccanismo a orologeria e il secondo tempo venisse inaugurato da una pomiciata in grande stile erano necessari impegno, dedizione e precisione nel calcolo dei tempi, ma anche del film. Perché se le luci basse, il silenzio e la vicinanza incoraggiavano il contatto, anche le pellicole proiettate ci mettevano il loro zampino per farci avvinghiare al vicino di poltrona come fossimo koala su alberi di eucalipto.

Proprio nel ricordo di quei momenti piacevoli che ci hanno viste protagoniste, abbiamo stilato questa lista dei film strappamutande che hanno rappresentato i pretesti per l'assalto vittorioso alla carovana.

Eh sì, Leonardo DiCaprio, dobbiamo ringraziare anche te che sei affogato a causa del Titanic, se tutto è andato per il verso giusto.

Titanic (1997)

Dalla prima scena fino all'ultima, Titanic ha il pregio di inanellare scene che farebbero pomiciare anche il nerd più insensibile agli afflati amorosi. Vuoi una scena con il ballo? C'è. Vuoi il momento di arte ritrattistica con lei stesa sul canapè? Lo abbiamo. Vuoi l'amore che scoppia incontenibile all'interno dell'auto mentre fuori imperversa un oceano? Abbiamo la mano che striscia sul vetro appannato della macchina-tenda-dell'amore. Certo, magari sull'ultima scena in mezzo al mare la pomiciata è stata mescolata da lacrime e sale, ma gli inconvenienti in momenti di tensione capitano anche ai/alle migliori. E poi quante volte abbiamo sognato di stare sulla prua di una nave mentre lui ci teneva i fianchi?

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Il matrimonio del mio migliore amico (1997)

Diciamolo, l'eterna lotta tra il bene e il male non è mai stata niente a confronto dell'eterna lotta tra la possibilità che esista l'amicizia uomo-donna e la negazione di un rapporto che non sia attrazione. Ecco, se volevi avere la conferma che il tuo amico non era veramente il tuo amico, ma il koala a cui ti saresti piacevolmente appiccicata come una calamita, questo era il film giusto da proporgli per una serata da "buoni amici". S'intenda. Regola numero uno? Scegliere un migliore amico che non è fidanzato con una tua amica e sperare che dall'altra parte ci sia uno scorfano analfabeta con cui vincere facile. Ché la vita sul ring dell'amore potrebbe essere troppo impegnativa. Dopo esserti assicurata delle buone premesse, potevi andare all'attacco.

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Insonnia d'amore (1993)

Vuoi mettere un vedovo inconsolabile con il figlio piccolo che fa di tutto per trovargli la compagna perfetta? Se le premesse non fossero già abbastanza buone, c'è anche il blind date con la donna della radio per condire l'insalata di romanticismo. Il tipico film atto a riesumare lo spirito crocerossino che si cela in ogni donna e che, quando tutto va bene, regala grandi soddisfazioni.

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Pretty Woman (1990)

Hai presente il senso di rivincita che domina alcuni dei nostri momenti più piacevoli? Ecco con Pretty Woman scoppia fin dalla prima scena, raggiunge l'apice quando lei si presenta nel negozio per fare shopping di gran classe, alla faccia delle arroganti e schifiltose commesse, e poi si lancia verso il culmine con la corsa sulle scale e il mazzo di fiori. Già solo al momento di shopping compulsivo una donna potrebbe raggiungere l'eccitazione giusta per una pomiciata. Sia detto.

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Ghost - Fantasma (1990)

Certo, lo psicodramma iniziale poteva raffreddare l'atmosfera, ma per fortuna il film prosegue con un'escalation di miele che farebbe la felicità di un orso affamato. Lui muore (spoiler dei primi 5 minuti del film), lei non riesce a farsene una ragione e, a un certo punto, con l'aiuto di una medium apparentemente poco raccomandabile, entra in contatto con il suo fantasma e la storia d'amore continua regalando risvolti tra il rosa e il giallo, perché il cattivo di turno da sconfiggere c'è sempre in una bella fiaba popolata da ectoplasmi.

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E in più, nel caso il tentativo di pomiciata fosse andato male, ti potevi consolare con la nuova passione per l'argilla e i vasi al tornio. Con questi risultati reali.

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Notting Hill (1999)

Le aveva tutte: l'attrice famosa in crisi, il proprietario squattrinato della libreria di viaggi per quel tocco di esotismo e fuga dalla quotidianità, l'amico Spike con le sue magliette e i suoi mutandoni di classe e, soprattutto, la colonna sonora perfetta con la canzone di Ronan Keating, ex Boyzone, che ci ha tormentato per mesi dopo il film: (You say the best) When you say nothing at all. Con una frase del genere oggi non la vedremmo con lo stesso romanticismo e non saremmo colte dallo stesso entusiasmo. Ma tant'è.

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Per non parlare, poi, nella scena premonitrice perfetta per ogni immedesimazione:

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Mai stata baciata (1999)

Era l'ideale situazione in cui ogni donna, che non fosse stata il sogno erotico di tutti i tuoi compagni di classe e dell'intero liceo, si immedesimava per goffaggine, imbarazzo perpetuo e incapacità nell'agganciare l'uomo della sua vita nell'epoca pre-Whatsapp. Per completare il quadro nerd perfetto? La protagonista con qualche chiletto di troppo culla il sogno di diventare una giornalista e si riscatta grazie al racconto della sua storia di adolescente impopolare. Il passaggio da bruco a bella farfalla non dispiace mai. Il film perfetto che non ci fa sentire sole a questo mondo e offre, a chi c'è accanto alla poltrona del cinema, la possibilità di capire quanto sia importante il nostro quoziente intellettivo. Il tempo delle illusioni, come a dire Il tempo delle mele. Ma arriverà il giorno giusto per rifarsi...

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C'è posta per te (1998)

Nell'epoca pre Tinder l'amore viaggiava sull'onda delle mail e della posta elettronica. Cosa succede quando due sconosciuti entrano in contatto online ma non si conoscono/riconoscono nella vita vera? I due protagonisti di C'è posta per te abitano vicini, frequentano gli stessi locali, vanno a fare la spesa nello stesso supermercato e fanno anche lo stesso lavoro di librai. Tra i due nelle vita vera c'è solo una bella amicizia. L'amore scoppia online dove nessuno conosce la vera identità dell'altro.

Insomma, magari era l'occasione per scoprire che il tuo "migliore" amico, assoldato per accompagnarti al cinema in una serata malinconica, era lo stesso che ti lasciava i bigliettini anonimi sul banco con un complimento al giorno. Il cinema rivelatore.

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