La app del momento ha un nome, si chiama Sarahah, è stata inventata dal 29enne dell'Arabia Saudita Zain al-Abidin Tawfiq ed è disponibile per iOS e Android. In poco tempo i suoi iscritti, attirati dall'idea di lasciare commenti in forma anonima sulle persone che conoscono, hanno raggiunto il numero di almeno 10 milioni.

Il suo ideatore in realtà aveva pensato a lei come strumento per lasciare recensioni per i colleghi di lavoro senza che la propria identità fosse rivelata. Il nome Sarahah significa "onestà".

La app, che si presenta con un'icona con una busta bianca su sfondo verde acqua, permette infatti, una volta che ti sei registrato, di creare un link da condividere con tutti perché possano pubblicare quello che pensano di te. L'anonimato di chi lo fa dovrebbe essere garantito e non c'è nessun modo per verificare o accertare chi ha scritto qualche commento. Inoltre non si può replicare.

La app, che è stata inventata nel 2016 e in un primo momento aveva preso piede solo in Egitto, è diventata virale anche grazie alla possibilità di condividere il link su Snapchat o Instagram. Da giugno era disponibile sull'App Store.

Anche per questo le cose stanno prendendo un'altra piega non piacevole. Sono in molti che, in nome di questo senso di libertà indotto dall'anonimato, hanno cominciato a utilizzarla per l'hate speech, ovvero per insultare gli altri senza essere scoperti. Il rischio di cyberbullismo è ormai chiaro.

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Mashable

L'ideatore si sta muovendo perché ci siano dei limiti e ha dichiarato «Qualche ostacolo ai bulli esiste già, come la possibilità di bloccare utenti ed attivare filtri per le parole offensive».

Siamo sicuri che basti questo per allontanare chi insulta o scoraggiarlo?