Se c'è qualcuno che ha saputo unire l'utile al dilettevole nelle arti visive, quello è sicuramente Armando Testa, pubblicitario di cui quest'anno ricorrono i cento anni dalla nascita e a cui il Mart - museo d'arte moderna di Trento e Rovereto - dedica un'esposizione multimediale imperdibile per chi ama le arti visive applicate alla pubblicità.

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Tutti gli "ismi" di Armando Testa, veduta dell'allestimento. Ph Mart Rovereto, Jacopo Salvi
Tutti gli "ismi" di Armando Testa, veduta dell\'allestimento. Ph Mart Rovereto, Jacopo Salvi

Testa è stato un grande innovatore della grafica pubblicitaria, e lo ha fatto attingendo - come recita il titolo della mostra di Rovereto - agli "ismi": futurismo, astrattismo e surrealismo. È stato in grado di cambiare la percezione di committenti e consumatori alzando di molto il livello della creatività pubblicitaria. Anzi, a volte è stato talmente all'avanguardia da non essere completamente capito, vedendosi perfino bocciare alcune idee considerate troppo innovative.

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Armando Testa, foto di Gemma De Angelis Testa, 1980

L'esposizione comprende circa 150 lavori: sculture, manifesti, video, pubblicità vere e proprie, spot TV, bozzetti, ma anche quadri e installazioni, tutti frutto della genialità di Armando Testa.

Nato a Torino nel 1917, Testa era dotato di un talento fuori dal comune, unito però a un senso dell'umorismo e a un'ecletticità rari anche per i nostri giorni, figuratevi anni fa! È per alcuni questo il suo valore aggiunto: quello di Testa è "un surrealismo giocoso e infantile" ha detto di lui il mercante d'arte Jeffrey Deitch.

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Cavallo che ride cinese, 1982

L'esposizione del Mart di compone di tre parti. La prima presenta intervista e filmati di repertorio che contengono tutta una serie di aneddoti raccontati dal protagonista. Poi si prosegue con un allestimento di filmati, manifesti, quadri, fotografie e sculture che mostrano l'influenza che su Testa hanno avuto i maestri dell'arte moderna.

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Matisse Danza, 1987

Alla fine del percorso, lo spettatore può vedere un video sulla comunicazione e l'immagine del futuro, a dimostrare quanto Testa fosse visionario e proiettato a quello che ancora doveva arrivare. Sempre con il sorriso sulle labbra e con grande ironia.

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Tutti gli "ismi" di Armando Testa, veduta dell'allestimento. Ph Mart Rovereto, Jacopo Salvi
Tutti gli "ismi" di Armando Testa, veduta dell\'allestimento. Ph Mart Rovereto, Jacopo Salvi

Corollario della mostra il catalogo edito da Electa, con saggi degli stessi curatori Gianfranco Maraniello e Gemma De Angelis Testa e - poteva mancare? - quello di Stefano Bartezzaghi.

Vedute dell'allestimento. Ph. Mart Rovereto, Jacopo Salvi