Allora, prima di addentarci nel vivo della foresta dell'Isola dei Famosi, è meglio dare subito i parametri di riferimento: lunedì 30 gennaio ritorna su Canale 5 in prima serata l'Isola Dei Famosi con la sua terza edizione condotta da Alessia Marcuzzi con Vladimir Luxuria come commentatrice in studio e Stefano Bettarini come inviato. Le novità sono tante e molte sono succose, quindi stai lì.

Siamo andati alla conferenza stampa a Milano per capire che aria tira laggiù, in Honduras, e raccogliere informazioni preziose sui concorrenti e le prove che li attenderanno.

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Il risultato? Abbiamo scoperto molto più di quello che ci aspettavamo, soprattutto perché Alessia Marcuzzi quest'anno ha un compito speciale: quello di farci vivere l'Isola dei Famosi come un esperimento sociale e quindi un documentario sull'evoluzione della specie umana. In altre parole, ai nostri occhi ci sembra quasi Alberto Angela, ma biondissimo. Gli individui della specie presa in esame saranno: Giulio Base, Nathalie Caldonazzo, Massimo Ceccherini, Nancy Coppola, Samantha De Grenet, Eva Grimaldi, Malena, Andrea Marcaccini, Dayane Mello, Moreno, Simone Susinna, Giacomo Urtis e Raz Degan, perché la quota figaggine non deve mancare mai.

Se il richiamo ad Alberto Angela ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno, ci sono valide ragioni e noi siamo qui per condividerle. Piccolo spoiler: in pratica i concorrenti partecipano a un esperimento antropologico e Alessia Marcuzzi fa la cronaca. Ecco perché:

1. I naufraghi seguiranno quello che si chiama ufficialmente "percorso dell'evoluzione"

In pratica i 14 concorrenti è come se fossero sottoposti, in forma ufficiale, a un esperimento da laboratorio come capita per le cavie. Invece di essere dentro una gigantesca teca di vetro (una cosa che ricorda vagamente anche The Truman Show), sono in Honduras e devono superare delle prove che li metteranno a confronto con le loro capacità evolutive. Funziona così: si parte dell'Isola Primitiva (il nome la dice lunga) e poi se tutto fila liscio e loro si evolvono, passano all'isola delle Caverne per conquistare un tetto, proseguono il percorso per avere il fuoco (un po' come novelli Prometeo), i metalli, la vita sedentaria e così via. È come se fosse la linea evolutiva dell'uomo: Homo di Neanderthal, Homo Erectus, Homo Sapiens, Homo Sapiens Sapiens. Visto da un altro punto di vista, quello televisivo: prima sono nudi e senza un tetto, poi conquistano la foglia di fico, poi allevano ovini per sferruzzarsi un paio di mutande e poi giungono alla gloria televisiva dell'Homo Catodicus (il Digitalis è il passo successivo). Sempre che tutto vada bene, chiaro.

2. Il "materiale umano" è promettente

Parole loro. Gli autori quest'anno hanno deciso di privilegiare l'analisi delle dinamiche psicologiche e hanno messo insieme una squadra con dei tipetti particolari e molto promettenti. Cioè, se vuoi fare un esperimento s-s-s-cie-ntifico, è giusto avere una buona selezione iniziale. Da quello che hanno raccontato, Eva Grimaldi ha una grande energia coinvolgente, Massimo Ceccherini fa battute al ritmo di una mitragliatrice e ha preso di mira Raz Degan, che invece preferisci ritirarsi dalla folla come un lupo solitario. A detta di Alessia Marcuzzi sembra che lui possa riservare qualche problema di gestione. Poi, per non tralasciarne troppi, c'è anche il rapper Moreno che fa le battute con la rima truzzi-Marcuzzi e il modello Andrea Marcaccini che ha un tattoo sulla tempia con su scritto Don't Cry (stellina!).

3. I concorrenti, se non sono nudi, sono con l'accappatoio e i calzini

Il regista ha regalato subito una perla. Massimo Ceccherini, che è una vera mina vagante, per la sigla iniziale ha deciso di non spogliarsi. Preferiva stare con l'accappatoio addosso e i calzini. Parlavamo di evoluzione della specie, vero? Ecco.

4. Alessia Marcuzzi oltre a essere l'Alberto Angela della situazione, è anche un po' Madre Natura

Tu Alessia la vedì lì: arriva bilanciandosi sui suoi tacchi a spillo come un fenicottero, ha la sua tipica acconciatura raccolta, si siede con disinvoltura sullo sgabello e poi parla con una vocina fievole fievole (era giù di voce) dicendo che, insomma, lei con i concorrenti si sente un po' materna. Li vuole aiutare, proteggere e ha una particolare simpatia per quelli borderline, per quelli che, in pratica, dopo aver sofferto la fame e il freddo, danno un po' di matto. Alessia ha detto anche, con molta onestà, che nei reality non è che tutti possono essere esempi di vita, alcuni sono problematici, ma non è un male: ci sono anche quelli più cattivi e controversi che hanno la capacità di fare parlare di loro. Del resto, chi non si è appassionato al destino di Ramsay Bolton di Game of Thrones?

Comunque, per concludere, noi Alessia Marcuzzi in questo esperimento antropologico ce la siamo già immaginate così:

alberto angelapinterest